Giancarlo Bonomo, l’assessore Michele Gandolfo è stato rimosso dalla giunta Grillo, era espressione del suo gruppo consiliare. Si è sorpreso di questa decisione del sindaco?
Certamente ne sono rimasto sorpreso. È sotto gli occhi di tutti che Michele Gandolfo abbia lavorato bene e al servizio della città, questo è stato anche riconosciuto da tutto il consiglio comunale. È stato tra l’altro un assessore che si è sempre confrontato con l’assise civica, ascoltando il parere di tutti e rispettando anche idee diverse, vedi il regolamento per l’affidamento degli impianti sportivi. Il mio più grande rammarico è che è stato sollevato dall’incarico senza alcuna spiegazione chiara da parte del sindaco, ad oggi non conosciamo infatti le ragioni che hanno portato il sindaco ad adottare questa decisione. Non è stata una scelta condivisa con il nostro gruppo, per cui disapproviamo totalmente il modus operandi del Sindaco.
La riconferma degli altri due assessori, Galfano e D’Alessandro, ha creato un profondo malessere in tutto il gruppo. Avete litigato tra di voi? Quale sarà adesso la linea del Movimento?
Nessun litigio e nessuna questione personale. I due assessori, venuti a conoscenza che il sindaco avrebbe azzerato la giunta, prima di farsi rinominare nella stessa, perché forti del sostegno del sindaco, avrebbero dovuto confrontarsi con il Movimento in quanto erano espressione politica dello stesso. Il Movimento Via, composto da 3 gruppi consiliari ed espressione di 6 consiglieri comunali, protagonista e determinante nelle scorse elezioni comunali in sostegno del Primo cittadino, allo stato attuale si ritrova a non aver alcun rappresentante in giunta per cui chiederemo sicuramente la giusta rappresentanza. Vogliamo capire se il sindaco abbia intenzione di ascoltarci oppure abbia intenzione di rinnegare parte della sua stessa coalizione. I 3 gruppi sono compatti tra di loro per cui potremmo anche valutare di andare in blocco in opposizione.
Lei è un giovane consigliere, per la prima volta in consiglio comunale, ha già capito però i meccanismi di una maggioranza che è traballante?
Si, per la prima volta ho deciso di mettermi in gioco in prima persona ed ho avuto l’onore di poter rappresentare i cittadini nel massimo consesso civico e questo per me è motivo di orgoglio oltre che una grossa responsabilità. La maggioranza era già traballante ma il sindaco adesso ha contribuito a farla vacillare del tutto. Sono cose che fanno, comunque, parte delle dinamiche della politica ma non dobbiamo dimenticare che ai cittadini importa davvero poco di tutte queste querelle, l’unica cosa che importa è di non distogliere mai lo sguardo da quello che vogliamo e cioè il bene della nostra città.
Come si è arrivati in questo anno e mezzo di amministrazione Grillo al corto circuito tra il vostro gruppo e il sindaco?
Credo che alla base di tutto ci sia la mancanza di comunicazione. Si parla poco e non in maniera chiara. Sicuramente non è attribuibile al nostro gruppo il corto circuito che si è venuto a creare con il sindaco, abbiamo dimostrato con i fatti di far parte della maggioranza, siamo stati leali e coerenti con il programma elettorale che abbiamo sposato poco più di un anno fa.