In due giorni sono state raccolte più di 1300 firme. La città sta rispondendo positivamente, mostrando la propria solidarietà ai pescatori di Marinella di Selinunte in presidio permanente al blocco stradale davanti l’entrata del porto. In 1320 (al momento in cui scriviamo) hanno firmato sia su carta, al tavolo allestito nei pressi dello stesso presidio, sia on line attraverso la petizione Dignità ai pescatori di Selinunte su Change.org.
Lo specchio d’acqua del porto, da anni funestato dalla sabbia e dalla posidonia (ne abbiamo scritto recentemente QUI QUI e QUI), è ormai quasi del tutto impraticabile e la richiesta di un intervento serio, dopo i lavori a rilento sulla ricostruzione della banchina si sta facendo pressante. Soprattutto dopo quell’intervento farsa dei giorni scorsi, commissionato dalla Regione siciliana, in cui una pala meccanica aveva tirato su una quantità di materiale appena sufficiente per la creazione di un piccolo corridoio d’acqua per lasciar uscire i pescherecci, aggiungendola ai cumuli preesistenti.
A chiedere a gran voce un intervento adeguato, con mezzi adatti allo scopo, insieme alla marineria selinuntina ci sono anche tanti cittadini della borgata e della vicina Castelvetrano.
Stavolta i pescatori non sarebbero disposti ad assistere nuovamente ad una bonifica appena accennata, con la solita pala meccanica dal braccio corto.
Intanto la protesta sembra aver dato i suoi frutti. Il sindaco Enzo Alfano fa sapere che giovedì 24 alle 19,30 parteciperà ad un incontro col presidente Musumeci al quale saranno presenti anche i rappresentati della società che sta eseguendo i lavori, il coordinatore dei sindaci della Valle del Belice, Nicola Catania ed una delegazione di pescatori.
Occorrerà chiarire anche diverse cose. Per esempio il fatto che le maestranze avrebbero interrotto i lavori, proprio prima della protesta. Oppure la storia della perizia di variante relativa al completamento della banchina.
E mentre i pescatori non mollano, presidiando giorno e notte e scaldandosi alla meno peggio con le fiamme di un braciere, le firme continuano ad aumentare. E giovedì dovrebbero arrivare proprio sulla scrivania di Musumeci.
Di seguito il testo della petizione, che può essere firmata on line cliccando QUI
“Un mare di posidonia”
Da anni ormai si perpetua il disagio dei pescatori di Selinunte, ai quali viene impedito di svolgere il proprio lavoro con dignità. Una politica assente ha cavalcato l’onda in questi decenni, usando questo problema solo come portafoglio di voti, per promesse mai mantenute!
Una situazione che ha esasperato gli animi di questi onesti cittadini che, per uscire dal porto con i loro pescherecci, sono costretti a navigare nella melma della posidonia che stagna intrappolata da anni nel porticciolo del borgo marinaro! Da giorni hanno bloccato la strada adiacente al porto, con un presidio ad oltranza, anche di notte.
Aiutiamo i pescatori a far sentire la loro voce, per tutelare la loro dignità nello svolgere il proprio lavoro. Chiediamo a chi di competenza di intervenire subito a liberare lo specchio d’acqua e sistemare una volta per tutte il porto di Marinella di Selinunte.
Egidio Morici