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24/02/2022 16:20:00

I 7 passi per realizzare gli obiettivi - seconda parte 

 Dicevamo la settimana scorsa, nell’articolo precedente, che raggiungere obiettivi non è esattamente il lavoro più facile del mondo.

Abbiamo parlato del’importanza di non attaccarsi a un risultato, ma di individuare abitudini, strategie e passi che ci portano a quel risultato.

Prima di svelare gli ultimi due, importantissimi passi, ho il piacere di raccontarti la storia di un mio cliente che, per privacy preferisce rimanere anonimo, e che ha raggiunto dei risultati impensabili per quello che era il suo punto di partenza.

Tanto che ora, spesso mi fermo a guardarlo e ascoltarlo e non riesco a trattenere un sorriso, di felicità mista a incredulità per quello che è riuscito a fare e diventare. Esattamente tutto l’opposto di quello che ho conosciuto.

Lui per me è l’esempio di come si possa diventare ciò che si vuole, e di come sia possibile cambiare Identità.

Quindi, per favore, quando senti qualcuno che ti dice: “Eh ma io sono fatto così” raccontagli la storia del ragazzo di poco più di trent’anni, che ha smosso montagne e superato oceani, in silenzio, con una grande umiltà e una determinata voglia di essere la versione migliore di sé, perché era arrivato il momento in cui ormai se lo doveva, perché l’alterativa era continuare a essere qualcuno che non stimava, in cui non si riconosceva, in cui non voleva più continuare a vivere.

E non è un ragazzo che ha avuto nella sua vita chissà quali occasioni, ANZI! O che vive in una grande città dove pensiamo che tutto sia possibile (e ti assicuro che non è per niente così!), parliamo di un normalissimo ragazzo di Marsala, perché non ci sia la scusa di dire “eh ma per lui era più facile”.

Hai raggiunto un obiettivo di forma fisica importante in neanche sei mesi. Ci vuoi dire cosa hai raggiunto, cosa hai fatto per raggiungerlo e il punto di partenza?

“Potrei essere materialista e risponderti che, ad oggi, ho perso ben 13 kg e sono certo che ne perderò altri ancora. Da almeno vent'anni dicevo a me stesso di voler perdere peso e dunque questa potrebbe sembrare la conquista più importante, ma in effetti non è così. Anzi, è la meno rilevante. Più di ogni altra cosa credo di aver guadagnato un più profondo senso di sicurezza e il desiderio di prendermi cura di me stesso per davvero, e non solo a parole”.

Quali sono stati i cambiamenti più importanti che ti hanno portato a realizzare questo risultato?

“Il cambiamento più importante è avvenuto dentro di me. All'inizio, è stato fondamentale capire che "voler perdere peso" non era un buon motivo per... perdere peso. Per niente. In seconda battuta, mi sono impegnato a cambiare il mio stile di vita: ho iniziato a mangiar bene e a fare calisthenics, che è uno sport molto gratificante anche per chi, come me, è alle prime armi.”

Obiettivo di risultato e obiettivo di processo. Vuoi raccontarci la tua esperienza?

“Ho seguito una dieta equilibrata e ho iniziato a fare attività fisica. Nulla di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire. Forse sotto il sole degli altri. Ma io non avevo mai praticato sport in tutta la mia vita né soprattutto ho mai desiderato farlo. Per non dire che mangiavo male, anzi malissimo, con pochissima consapevolezza ed ero in forte sovrappeso. Non sarei riuscito a cambiare nulla di tutto questo se non avessi trovato, prima, la giusta motivazione per farlo. Di questo ne sono sicurissimo.”

Cosa ti ha fatto trovare la giusta motivazione, tale da permetterti di arrivare all’obiettivo?

“È stato fondamentale il lavoro che abbiamo fatto sui valori. Metterli in chiaro, cucirli addosso sulla mia persona e infine dargli un certo ordine di priorità è stata la scintilla di una reazione a catena, perché mi ha consentito in un secondo momento di mettere a fuoco il resto del cammino con grande disinvoltura”

Se dovessi dare un consiglio o lasciare una frase per chi volesse raggiungere quello che hai raggiunto tu, quale sarebbe?

“Diffidate da pillole o pozioni magiche. L'unica e sola scorciatoia per ottenere dei risultati è mettersi in gioco totalmente e fare quel percorso che, lì per lì, potrebbe pure apparirci più lungo, ma che in realtà è senza dubbio quello più breve. Io ho perso anni a sbattere la testa contro un muro, mentre adesso nel giro di sei mesi sono una persona nuova.”

Quali altri obiettivi hai per il futuro?

“Per un verso, vorrei migliorare nel calisthenics, perché si sposa bene con le mie motivazioni: è uno sport di equilibrio e di forza, che ti fa percepire di essere davvero il baricentro del tuo cambiamento, che poi è quello che ho imparato durante le sessioni di coaching. Per altro verso, sto facendo dei grandi cambiamenti in ambito lavorativo. Credo che quando si inizia a cambiare in positivo anche un singolo aspetto della propria vita poi si diventa più coraggiosi anche sugli altri fronti.”

 

E ora sveliamo gli ultimi due passi per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo:

6. Crea una vision board, cioè un cartellone dove farai un collage di ispirazione su cosa vuoi raggiugere. Usa ritagli di giornale, di libri, foto, disegni e tutto quello che ti piace. È il tuo obiettivo, è la tua vita, scatena la tua creatività. Questo ti aiuterà a ricordarti non solo dell’obiettivo, anche delle sensazioni ad esso legate.

7. Prova le sensazioni e le emozioni a partire da ora, come se lo avessi già raggiunto. Visualizza il momento in cui festeggerai per averlo raggiunto ogni giorno. Vedilo nella tua mente, prova quell’emozione, finchè tutto ciò diventerà la tua realtà.
“Fake it until you make it” dice Tony Robbins, il coach n.1 al mondo (Fingi finchè non lo hai raggiunto).

Qualsiasi cosa desideri, creala prima nella tua mente, immaginala con tutto te stesso e associagli una forte emozione, perché il nostro cervello non distingue qualcosa di realmente accaduto da qualcosa di vividamente immaginato.

Maria Giovanna Trapani

 

“Tutto è energia, e questo è tutto ciò che esiste.
Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri
e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà.
Questa non è filosofia, questa è FISICA”

Albert Einstein