Assolta anche in appello una donna di Castelvetrano imputata per “mancata esecuzione dolosa” di un provvedimento del Tribunale civile di Marsala. In pratica, per avere impedito, tra il 2014 e il 2015, al marito, E.P., da cui era separata, di incontrare la figlia minore, che viveva con la madre.
E questo perché all’epoca l’uomo era accusato di un grave reato in danno della piccola (condannato in primo grado, venne assolto in appello). A difendere la donna, dimostrando che la condotta dell’imputata era giustificata proprio dalla pendenza, all’epoca, a carico del marito, del procedimento con quella grave accusa, è stato l’avvocato Celestino Cardinale. Mentre l’ex marito, che aveva fatto appello all’assoluzione di primo grado, si era costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Alessio Alessandra. Sempre difesa dall’avvocato Cardinale, in dicembre, la 41enne era stata assolta per la terza volta dalla stessa accusa, in altrettanti processi nati dalle denunce dell’ex marito. Due mesi fa, ad assolvere la donna è stato il giudice monocratico di Trapani Patrizia Satariano.
“E’ stato premiato – commentò dopo la sentenza l’avvocato Cardinale - il coraggio di una madre che ha posto sopra ogni cosa, con sincerità e buona fede, il bene della propria figlia”.