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27/02/2022 16:00:00

Mafia. Ingroia: “Messina Denaro, latitante di Stato, conosce i nomi che chiudono il cerchio”

 Anche l’avvocato Antonio Ingroia, ex pm della Dda di Palermo, fa suo il titolo del libro di Marco Bova “Matteo Messina Denaro, latitante di Stato”.

E’ vero, “non tutti sono latitanti di Stato: quindi, per catturarlo presto – ha dichiarato ieri, nel corso della presentazione del testo a Termini Imerese - avremmo bisogno di un altro Stato”.

Anche per la politica, la storia della latitanza di Matteo Messina Denaro è imbarazzante – ha aggiunto - è uno scheletro nell'armadio, meno se ne parla meglio è, meglio nascondere il tema ai cittadini e promettere, come quasi ogni Ministro dell’Interno che si insedia, la sua imminente cattura”.

 

La colpevolezza di Messina Denaro è ovvia, ma anche la sua mancata cattura non è da meno.

Ed essendosi occupato della ricerca di alcuni latitanti, Ingroia ha detto che la sua caccia “non è una vicenda innocente, non è una vicenda di piccoli sbagli o piccoli errori, che ci si coordina meglio e si raggiunge l’obbiettivo”. Durante l’incontro sono stati ricostruiti con l’autore  i passi falsi di questa caccia all’ultimo boss stragista ancora in circolazione. Un boss che, contrariamente a quello che in tanti pensavano, in realtà non è mai stato il capo della cupola.

E a volte, al posto di occuparsi di lui, ci si è occupati di chi cerca di catturarlo”, ha detto Bova, riferendosi alla complicata vicenda di Calogero Pulici, appuntato della Guardia di finanza e braccio destro della pm Teresa Principato.

Siamo entrati nel trentennio delle Stragi del 1992 - ha aggiunto invece l’ex pm palermitano - e siamo ancora lontani dalla vera verità: Messina Denaro sa quale parte di Stato ha partecipato a quella stagione, conosce i nomi e i cognomi che mancano per chiudere il cerchio”. 

 

Martedì 1° marzo, il libro di Bova sarà invece presentato a Castelvetrano, con la partecipazione di Claudio Fava, presidente della Commissione parlamentare antimafia regionale.