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28/02/2022 06:00:00

Ucraina: l'urlo di Trapani contro Putin e la guerra. Foto e video 

 I sindaci con le fasce tricolori - c'era anche il primo cittadino di Pantelleria- le donne e gli uomini ucraini che vivono nel Trapanese che sventolano le loro bandiere, la gente comune che è scesa in piazza per dire stop alla guerra. Tutti uniti, senza alcuna distinzione di colore politico, per manifestare solidarietà ad un Paese sotto assedio.

Ieri Piazza Vittorio Veneto, a Trapani, si è tinta di gialloblu, i colori di una Nazione ormai allo stremo che, però, resiste eroicamente. Da Trapani si è alzato forte il grido No alla guerra. Un grido che ha accomunato tutti. Presente anche don Luigi Ciotti. 
" È inaccettabile- ha urlato - questa invasione di Putin".

Toccante la testimonianza di Irina Solchabyk. In Ucraina ha due figli e la mamma anziana. "Loro - dice - non vogliono andare via. Vogliono restare per combattere per il loro Paese. I miei figli e mia madre sono in una zona dell'Ucraina che per il momento è tranquilla. Ma si stanno preparando al peggio. Dopo 35 anni i miei figli hanno riaperto la nostra vecchia cantina per nascondere la loro nonna lì qualora la situazione dovesse precipitare. E accadrà presto".

Su quello che accade in Ucraina interviene anche con una lunga nota il Coordinamento per la pace di Trapani. Ecco un estratto:


Noi non stiamo né con Putin né con Zelensky. Noi non parteggiamo per nessuno dei biechi interessi che si giocano sulla pelle delle persone.
Noi non abbiamo alcuna bandiera da sventolare, se non quella della pace e della solidarietà internazionalista fra gli oppressi.
Noi esprimiamo massima solidarietà alla popolazione ucraina vittima dell'aggressione perpetrata dallo stato russo ed esprimiamo solidarietà alla popolazione russa che subisce, ancora una volta, la feroce censura da parte del governo.
Anche se sono state duramente represse e non hanno sortito immediati effetti concreti, le rivolte popolari dei mesi scorsi in Bielorussia e Kazakistan rappresentano l'unica strada veramente sostenibile per contrastare l'autoritarismo di Putin e dei suoi servi.
Qualunque altra soluzione che passi attraverso le guerre degli stati e le loro manovre assassine è destinata al fallimento.