Dopo le proteste dei pescatori e l’incontro con Musumeci a Palermo di giovedì scorso, al porto di Marinella di Selinunte è arrivata una pala meccanica che ha cominciato a tirar su la melma che ristagna da anni nello specchio d’acqua.
Tra qualche settimana, in base all’impegno preso dallo stesso Presidente della Regione Siciliana, dovrebbe essere avviato l’iter per l’assegnazione dei lavori di dragaggio completo, quindi con mezzi adeguati in grado di bonificare da posidonia, sabbia e fango, anche le zone centrali completamente intasate.
Ieri mattina al porto c’erano gli assessori regionali Marco Falcone e Toni Scilla, oltre al sindaco Enzo Alfano, il vice sindaco Filippo Foscari e Nicola Catania (sindaco di Partanna) che, per il relativo smaltimento ha messo a disposizione il sito di stoccaggio di una vecchia discarica dismessa nel territorio di Partanna, dove il materiale avrà la possibilità di asciugarsi prima di essere trasportato in discarica autorizzata.
Era presente anche il direttore del Parco Archeologico Bernardo Agrò, a testimonianza del collegamento turistico tra la borgata e i templi di Selinunte.
Scilla ha promesso di trovare, in regime di “somma urgenza” (sarebbero stati stanziati 113 mila euro), l’impresa adatta a svolgere il lavoro in modo da riportare la piena navigabilità per almeno due anni.
Entro fine aprile, ha assicurato Scilla, tutti i lavori (banchina, illuminazione, pontili e bonifica dalla posidonia) dovrebbero essere completati.
EM