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06/03/2022 07:00:00

Tentata estorsione, minacce e calunnia, assolti due marsalesi 

 E’ piuttosto singolare la vicenda di due marsalesi appassionati di ciclismo che da accusatori si sono ritrovati sul banco degli imputati con accuse molto gravi, anche se alla fine, grazie al loro difensore, l’avvocato Vincenzo Forti, sono stati assolti.

I protagonisti della storia sono G.M.A., ex militare della Guardia di Finanza in pensione, e M.F.C., gommista, che nel novembre 2020 avevano presentato una denuncia nella quale affermavano che alcuni giorni prima, mentre erano in bici, un camionista con una manovra di sorpasso da loro giudicata “volontaria e folle” li avrebbe fatti finire fuori strada, provocandone la caduta a terra.

Poi, avrebbe reagito alle rimostranze dei due ciclisti brandendo una bottiglia che avrebbe minacciato di rompere loro in testa.
Teatro dei fatti, una domenica mattina, sarebbe stata una strada di campagna tra Marsala e Mazara, nella zona di contrada Mirabile. Nella querela i due ciclisti amatori aggiunsero che lo stesso giorno, verso le 18, il fratello del camionista si sarebbe presentato a uno dei due proponendogli “candidamente” di dichiarare il falso in modo da truffare la compagnia assicurativa del camion e così ottenere un risarcimento per i danni subiti nella caduta. Ma la proposta sarebbe stata respinta.

Successivamente, avendo appreso di essere stati denunciati, probabilmente da un articolo di stampa, il camionista e il fratello, difesi dall'avvocato Giacomo Frazzitta, sono passati al contrattacco contro-denunciando l’ex finanziere e il gommista, che così si sono ritrovati sul banco degli imputati con le gravi accuse di tentata estorsione, minacce e calunnia. E nel processo con rito abbreviato davanti al gup di Marsala Riccardo Alcamo, il pm ne aveva pure chiesto la condanna: tre anni di carcere e mille euro di multa per il gommista e un anno e 4 mesi per l’ex finanziere. Ma il giudice ha deciso di assolverli. E per questo, l’avvocato Forti ha manifestato “viva soddisfazione per l’illuminata decisione del giudice”.