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07/03/2022 06:00:00

Erice 2022. Scossoni anche a Trapani: salta l'alleanza Guaiana-Tranchida

 Le elezioni comunali di Erice hanno avuto già le prime ripercussioni su Trapani. Salta il banco dell’alleanza tra Giuseppe Guaiana, leader del movimento “Amo Trapani” e il sindaco Giacomo Tranchida.


Su Erice l’alleanza è piuttosto chiara, ricalca quella trapanese ma Guaiana è ostile ad una ricandidatura della Toscano, di cui ha sempre criticato l’azione amministrativa, il presidente del consiglio di Trapani ha aderito a Fratelli d’Italia, partito con cui si candiderà alle elezioni regionali. La sua presa di posizione anche contro Tranchida era la naturale evoluzione di questa adesione, i dirigenti del partito di Giorgia Meloni hanno sempre fatto una opposizione dura nei confronti del sindaco di Trapani oggi e di Erice ieri.


Questa volta, però, a restare da solo è proprio Guaiana, non è stato seguito in questo percorso di opposizione dal suo gruppo di consiglieri, non ci sta Giuseppe La Porta, attuale assessore, che ha firmato un documento programmatico e di alleanza al sindaco Tranchida.

Non è tardata ad arrivare la risposta di Guaiana: “Il Movimento Civico AMO TRAPANI, sempre fedele ai principi costitutivi e per correttezza verso i propri elettori, prende atto della riunione convocata dal Sindaco di Trapani e dell’accordo capestro 2023-2028.
Solo questo Movimento è stato il sottoscrittore del “Patto Civico di Governo per Trapani #CambiaMenti#” del 10 giugno 2018, se ne allega copia già resa pubblica, e non i singoli Consiglieri.


Pur ribadendo il principio che noi rispetteremo gli accordi programmatici sottoscritti quattro anni orsono, rivendichiamo la nostra libertà di scelta per il futuro.
Pertanto essendo stati di fatto estromessi dalla maggioranza, rendiamo liberi i consiglieri che fino ad ora sono stati coerenti con lo spirito del Movimento.
Chi ha sottoscritto l’accordo capestro autonomamente, è di fatto non più gradito e quindi fuori dal presente e da ogni progetto futuro, rimanendo senza nessuna copertura politica”.


Si procede con le epurazioni ma in verità, dicono da Trapani, che nel movimento non c’è più nessuno,
l’assessore La Porta ha mostrato i muscoli e la sua libertà di pensiero, non imbrigliato a logiche di elezioni regionali. Del resto un assessore risponde alla città non alle ambizioni altrui.
A non sottoscrivere l’accordo di Tranchida anche la consigliera Grazia Spada: “Sento di non poter sottoscrivere nessun accordo elettorale preventivo che mi precluda ogni possibilità di scelta futura per il bene della città di Trapani. La mia fedeltà al programma di governo l’ho sempre dimostrata e continuerò a farlo, il mio impegno continuerà fino alla fine del mandato elettorale conferitomi esclusivamente dai cittadini e non mancherà il mio supporto nel portare avanti il programma siglato nel 2018 con i miei elettori”.
Insomma, la Spada non firma l’accordo per gli anni a venire ma resta comunque nell’alveo della maggioranza di Tranchida.