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09/03/2022 06:00:00

Raccolta differenziata a Castelvetrano, botta e risposta tra il sindaco e Legambiente

 Castelvetrano ha tante criticità, ma tra le cose che funzionano c’è sicuramente la raccolta differenziata, con una percentuale che nel 2021 si è attestata all’80,1%.

Su questo versante, nessuno si sarebbe aspettato particolari critiche, salvo possibili interrogazioni in consiglio comunale della parte più oltranzista dell’opposizione,.

 

Invece sono arrivate lo stesso. E a farle è stata Legambiente dopo che il sindaco, soddisfatto dei risultati della differenziata, ha avuto l’ardire di definire “Riciclone” il comune di Castelvetrano.

Secondo il Circolo Legambiente Crimiso (qui la nota integrale), il primo cittadino avrebbe usato il termine impropriamente, perché non ancora certificato “dagli organi competenti preposti a tale compito”: i dati ufficiali pubblicati dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) sarebbero disponibili soltanto fino al 2020 e, a quella data, la percentuale era invece del 61,54%.

Poi, nel ricordare l’esistenza di cumuli di spazzatura ancora presenti in alcuni punti del territorio, ha proposto di rimettere in quelle zone i cassonetti per la differenziata, “provando a invitare i cittadini, senza dubbio poco attenti alla problematica della raccolta differenziata, ad utilizzarli in maniera corretta”.

E tra le altre “richieste di chiarimento”, c’è anche il perché della presenza in bolletta di una voce (“Addizionale Provinciale”) pari al 5% del totale calcolato.

 

Il sindaco ha risposto dopo qualche giorno, sempre per iscritto, chiarendo in una nota che l’uso dell’accezione “Riciclone” non intendeva scavalcare nessun ente, quanto semmai “esprimere compiacimento per il risultato mai raggiunto nella storia di questo comune (80,1% anno 2021), nemmeno ai tempi delle attività di sensibilizzazione del circolo scrivente”.

Nella stessa nota viene anche precisato che quando il comune fu commissariato, i cassonetti per le strade c’erano ancora ma “la sporcizia ricopriva i marciapiedi”.

Dopo un excursus sulla crescita della percentuale della raccolta differenziata, che dal 5,4% del 2017, passando per il 17,9% del 2018, era arrivata al 30% nel dicembre del 2019, nella nota di risposta di Alfano si legge che “Si ritiene alquanto anomalo e strumentale il commento dei dati dell’anno 2020, con un ritardo di un anno. Inoltre ci si interroga sul motivo per cui nessuna proposta di collaborazione è stata fatta dall’associazione scrivente, che di certo ha un’anima nazionale e regionale assai sensibile alle tematiche dei rifiuti e del riciclo”.

Sulla voce del 5% in bolletta si è invece specificato che “la tassa si applica per l’esercizio delle funzioni collegate di tutela, protezione e igiene ambientali in osservanza dell’art.19 del D.lgs. n. 504 del 30.12.1992”.

 

Egidio Morici