Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
10/03/2022 06:00:00

Giuseppe Guaiana: "Non scendiamo a compromessi e non ci facciamo imbavagliare da nessuno"

 Giuseppe Guaiana, presidente del consiglio comunale di Trapani. Il movimento “Amo Erice” ha deciso di sostenere il candidato sindaco del M5S, Maurizio Oddo.

Confermo, abbiamo tenuto conto del cantiere resiliente che si è riunito sei mesi addietro, siamo coerenti e democraticamente abbiamo deciso di sostenere uno dei candidati del cantiere. Abbiamo scelto questa strategia per portare avanti un progetto civico, sostenendo i progetti e la professionalità. Abbiamo ascoltato il professor Maurizio Oddo con i candidati della lista, siamo convinti che il progetto sia ambizioso, siamo convinti che la persona sia valida e possa rilanciare il territorio ericino e per questo abbiamo sposato una parte del cantiere civico resiliente del quale siamo stati partecipi.

Oltre “Amo Erice”, sosterrà questo progetto anche Fratelli d’Italia e il PSI?

Da quello che mi risulta anche il PSI sosterrà questo progetto. Su Fratelli d’Italia ho massima stima e rispetto, ha partecipato a questo cantiere sei mesi fa, la loro scelta senza dubbio sarà una scelta determinante, mi auguro che il percorso possa essere condiviso.

Guaiana, cosa c’è che non va nel candidato Piero Spina?

Piero Spina è un mio caro amico. Anche lui ha partecipato al cantiere resiliente, ha deciso di proiettarsi in avanti con la sua scelta, ne prendiamo atto. Ad oggi noi abbiamo illustrato i nostri progetti, sicuramente i progetti di Piero saranno validi, chi lo sa, magari un giorno ci ritroveremo insieme, ma comunque il nostro percorso è tracciato.

Guaiana siete partiti tutti insieme, c’era anche l’Udc che adesso sostiene la Toscano, che cosa non ha funzionato?

Credo che i personalismi non servono, la politica secondo me va fatta sui progetti, noi abbiamo messo cinque punti progettuali su Erice. Il nostro primo punto sarà la nostra battaglia sull’acqua di Erice, gli altri non ve li svelo, li dirà il nostro candidato.

La sua lista “Amo Erice” è pronta?

La mia lista è pronta e i ragazzi sono super gasati. Credo che faremo una lista molto competitiva e parteciperemo attivamente a questa competizione elettorale. Tra l’altro abbiamo messo diversi punti programmatici che vengono dati da ogni soggetto partecipante alla coalizione e devo dire che anche i candidati stessi, convergono sul fatto che bisogna dare delle risposte certe ai cittadini e come primo punto per noi la vicenda dell’acqua sarà fondamentale per Erice, e a seguire l’Università, che per noi è una grande fonte per il territorio, e no come qualcuno considera, un qualcosa che sforna disoccupati. Non si possono permettere di dire questo, significa criticare la volontà dei ragazzi di studiare e, soprattutto, perdere delle menti, che dovranno studiare a Trapani, perché questa università la vogliamo ricostruire, e dovranno rimanere nel nostro territorio.

Guaiana c’è stata una riunione in un ristorante Trapanese, il sindaco Tranchida e la sua composizione di Giunta hanno stilato un documento politico elettorale che tocca Erice ma anche Trapani fino al 2028. Questo documento è stato firmato dall’assessore Giuseppe La Porta che è stato indicato in quota “Amo Trapani”, da lì è nata la diatriba politica che poi è diventata anche umana, con lei. Perché l’assessore La Porta non avrebbe dovuto firmare questo documento?

La coalizione Tranchida non era composta da soggetti singoli, ma da liste che hanno partecipato al progetto di rilancio del territorio e che hanno sottoscritto un programma politico. Noi teniamo fede a quel programma, ma il fatto di non convocare le liste, ma convocare solo i singoli consiglieri comunali, non credo sia un ragionamento da fare, e soprattutto, non credo sia un ragionamento che può fare Tranchida, in quanto ha sempre detto ai quattro venti che, il suo programma veniva sposato dalle liste e che non teneva conto dei singoli individualismi. Per quanto riguarda questa famosa riunione, io non ho partecipato e ho appreso tramite una chat, di un documento che invitava i consiglieri comunali a firmare per il prossimo governo della città di Trapani 2023-2028. A noi di “Amo Trapani” interessa rispettare l’accordo che è stato sottoscritto nel 2018. Non siamo disponibili a firmare accordi per domani, la situazione politica è abbastanza evoluta e fluida, teniamo fede al programma, perché lo abbiamo fatto insieme ed è giusto che i punti programmatici vengano portati avanti, ma non scendiamo a compromessi né ci facciamo mettere il bavaglio o catene da nessuno.

Guaiana, quindi lei non è passato all’opposizione, giusto?

Al di là degli articoli di stampa, io tengo fede al programma elettorale, ma non mi piacciono le catene.

Lei ha fatto però una epurazione, ha detto nel suo documento che chi ha firmato il documento di Tranchida deve andare fuori da “Amo Trapani”.

Il movimento non è stato invitato e qui non si propone un programma da concludere all’anno 2023, ma di rinnovare il “2023-2028” ed è chiaro che non si può partecipare ad una riunione e aver consegnato un documento senza nessun preavviso. Noi teniamo alle necessità dei cittadini e del territorio.

Con La Porta avete fatto pace? C’è del ghiaccio o benzina sulla vostra vicenda?

Dal punto di vista politico è stata messa tanta benzina. La Porta ha fatto una sua scelta, e questa scelta per me fa parte del passato, sia per me che per il Movimento "Amo Trapani". Noi ragioniamo sulla libertà e non cediamo alle poltrone. Quella scelta è una scelta personale, non ha una copertura politica.

Lei dice, La Porta non ha una copertura, chiederà di avere spazio in giunta?

A noi non interessano le poltrone, a noi interessa il programma e la volontà degli elettori. Le poltrone le lasciamo ad altri.

Guaiana, nel documento dei capigruppo di maggioranza, viene accusato di essersi fatto strumentalizzare da Fratelli d’Italia, da sempre all’opposizione di Tranchida. Lei ha formalizzato il suo ingresso nel partito di Giorgia Meloni?

Io non ho formalizzato alcun ingresso. Smentisco categoricamente quanto detto dai capigruppo di maggioranza.

Guaiana, è candidato alle regionali?

Io al momento mi sto confrontando sul programma e sui futuri elettori, perché devo prima chiamare all’appello i miei amici e a seguito di questo decideremo il da farsi. Ho annunciato che è mia intenzione candidarmi alle regionali. Non ho scelto la lista, ho avuto un dialogo con Fratelli d’Italia e condivido diversi progetti all’interno di Fratelli d’Italia, ma non ho nessuna tessera di partito, ne ho una soltanto, quella di un movimento, dove c’è un bellissimo cuore, perché amiamo il territorio e i cittadini, per il resto vedremo quello che succederà.

Guaiana farà pace con La Porta? Avete avuto un rapporto umano abbastanza forte.

Dal punto di vista personale non ho nulla con La Porta, dal punto di vista politico fa parte del mio passato. Non ho intenzione di alimentare ulteriormente scontri e mi auguro che anche le altre forze politiche non alimentino scontri su La Porta. Oggi c’è una grande crisi politica, a livello nazionale e soprattutto a livello regionale, e credo che tutti dovrebbero concentrarsi su qualcosa di concreto che oggi è il bisogno dei cittadini.