“Ci saranno altri interventi di dragaggio, fin quando non si troverà una soluzione definitiva. Mi chiedo perché questa non sia stata trovata 5, 10, 15 anni fa. Ma è una domanda che vi dovete porre anche voi, altrimenti soffriamo tutti di amnesia”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Nello Musumeci, in visita ieri pomeriggio al porto di Selinunte, con l’assessore regionale Toni Scilla, incontrando i pescatori alla presenza del sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano e di Nicola Catania, primo cittadino di Partanna.
Una visita dettata dalla volontà di rendersi conto personalmente dello stato dei lavori avviati dalla Regione, secondo alcuni. Passerella da campagna elettorale, secondo altri.
Prima della sua visita, sono state rimosse le carcasse delle barche gettate nella spiaggia adiacente e i vecchi frigoriferi e congelatori abbandonati lungo il molo insieme a carrelli arrugginiti. Roba che stava lì da anni, nel silenzio generale.
Scilla ha sottolineato che ci si trova ormai alle battute finali sul ripristino del porto, ovvero la ricostruzione della banchina di terra, l’illuminazione, i pontili e il dragaggio.
Il nuovo porto non riguarda però quest’intervento. Per quello bisognerà aspettare… qualche anno.
E’ emerso anche che non sarà la discarica in disuso di Partanna ad accogliere i prossimi fanghi di dragaggio che verranno rimossi dalle acque del porticciolo. Dopo una conferenza di servizio, lo stoccaggio temporaneo sarà previsto invece presso il Polo Tecnologico di Castelvetrano, dotato di maggiori aree coperte da tettoie.
Infine, il nuovo porto sarebbe stato inserito nel nuovo Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità. Pronto per essere finanziato con i fondi del PNRR.
Al nuovo porto però, date le promesse mancate nei decenni precedenti, in molti non ci credono più. Segno che, in fondo, l’amnesia non ha colpito in modo indiscriminato.
Certo, ha ragione il Presidente a chiedersi come mai negli anni passati non si sia pensato ad una soluzione definitiva. Non si può però fare a meno di chiedersi anche perché, prima del commissariamento per mafia del comune di Castelvetrano, gli stessi interventi di bonifica (che da qualche anno sta facendo la Regione) le facevano invece le amministrazioni comunali. Somma urgenza, dopo somma urgenza.
Egidio Morici