Risponde sempre la segreteria al telefonino di Yuliia.
Una voce fredda: lascia il tuo messaggio dopo il segnale acustico . La donna, sposata con un ingegnere trapanese, è rimasta bloccata in Ucraina. Da più di quindici giorni Yuliia Prodan, 36 anni, non dà più sue notizie. Il marito, Baldo Valenza, 44 anni, originario di Trapani ma residente a Torino è disperato: “Purtroppo non ci sono novità", dice lapidario. Yuliia è a Mariupol, una delle città più colpite dall' armata di Putin che ha scatenato una guerra “ripugnante”, come ha detto il Papa oggi, invitando “tutti gli attori della comunità europea ad interromperla”.
Lo scorso 17 febbraio la donna si è recata lì per riabbracciare i familiari che non vedeva da due anni a causa dell'emergenza pandemica. Poi l'invasione dell'Ucraina. Yuliia, nonostante le difficoltà. chiamava il marito, tutti i giorni, per rassicurarlo. “Mi diceva che andava tutto bene, ma sono certo che mentiva per non farmi preoccupare” L'ultimo contatto telefonico tra i due coniugi risale allo scorso 2 marzo. “Mi ha detto – racconta l'ingegnere – che stava bene e che aveva trascorso la notte nascosta in cantina, assieme alla nonna, perchè avevano bombardato la città”. Poi il silenzio. Assordante. L'ingegnere, allora, ha provato a chiamare i suoceri. Nessuna risposta nemmeno da loro.