Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
01/04/2022 07:04:00

Marsala, rinviato a giudizio sedicenne coinvolto nell'omicidio Loria 

Il gup del Tribunale dei minorenni di Palermo ha rinviato a giudizio il 16enne romeno accusato di rissa e concorso nell’omicidio del 27enne Luigi Loria, ucciso a coltellate, a Marsala, la sera del 7 ottobre 2021 in via Curatolo, in pieno centro storico.

Il processo a carico del giovane inizierà, a Palermo, il prossimo 11 maggio. Oggi, in aula, il ragazzo ha fornito una sua versione dei fatti e si è scusato in parte per quanto è accaduto.

Il suo difensore ha chiesto la “messa alla prova”, ma il giudice, a seguito dell’opposizione del pm, non ha accolta la proposta. E ciò per la gravità dei fatti contestati. A “fotografare” i fatti di quella tragica sera (mancava circa mezzora alla mezzanotte) furono alcune telecamere di impianti di videosorveglianza. La stessa notte, la polizia arrestò i protagonisti della vicenda. Per aver assassinato Loria, in carcere è finito il 20enne romeno Ion Nodaleanu. E con lui anche il padre, Costantin Tapu, 38 anni, in difesa del quale intervenne il primo. Tapu è accusato di concorso in omicidio. Sarebbe stato lui, colpendo Loria con due pugni, ad innescare la rissa. Di rissa devono rispondere anche il fratello e la sorella della vittima, Giuseppe e Katia Loria. Subito dopo i fatti, per il 16enne romeno (adesso ha 17 anni) il gip del Tribunale dei minori di Palermo dispose la misura degli arresti domiciliari presso una comunità. Ieri, nell’udienza preliminare, erano presenti in aula anche alcune “parti offese”, e cioè i familiari dell’ucciso, i fratelli Salvatore e Katia Loria (assenti Giuseppe e Giusy Loria), rappresentati dagli avvocati Vito Daniele Cimiotta, Paolo Pellegrino, Nicola Gaudino, Gianni Caracci.