Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
05/04/2022 17:17:00

Confermata la condanna del boss Galatolo per la strage di Pizzolungo 

 La Corte di Assise di appello di Caltanissetta ha confermato la condanna a 30 anni per il capo mafia palermitano Vincenzo Galatolo, accusato di essere mandante della strage di Pizzolungo del 2 aprile 1985.

Ad accusare il boss Galatolo - da tempo in carcere, anche per altri omicidi eccellenti - è stata anche la figlia Giovanna divenuta collaboratore di giustizia.

Lo scorso 22 febbraio, era stata chiesta la conferma della condanna in appello per il boss Vincenzo Galatolo (padre del capomafia dell’Acquasanta Vito Galatolo) condannato a 30 anni di carcere per aver ordinato la Strage di Pizzolungo in cui persero la vita Barbara Asta e i suoi due gemellini. Obiettivo di Cosa nostra, però, era il giudice Carlo Palermo. Un'auto, carica di tritolo, al passaggio della scorta di Carlo Palermo, è stata fatta esplodere. Il giudice rimase miracolosamente illeso. Barbara Asta e i suoi figlioletti, invece, non ebbero scampo. Dilaniati dalla deflagrazione.

Proprio sabato scorso, 2 Aprile, ci sono state le annuali manifestazioni a Trapani ed Erice in occasione dell'anniversario della terribile strage. Qui un nostro articolo.