Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
05/04/2022 14:20:00

Sul Padiglione "succederà quel che deve succedere"

 Eschilo: "la verità è la prima vittima della guerra".

Le sue più celebri frasi ci trasportano in un mondo tragico, in cui l’essere umano è vittima del fato, qualsiasi cosa faccia.

Noto per essere uno dei grandi tragediografi greci -insieme a Sofocle e a Euripide- il suo concetto di vita fittizia è dominato dalla moira e dall’hybris.

Ricordiamo che la moira è l’eterna fatalità. Tale fatalità ci perseguiterà sempre, in quanto padrona assoluta dell’intera natura, anche al di sopra del potere delle divinità. Così, per quanto orgoglio e tracotanza si possa dimostrare -ovvero nonostante hybris- niente può sfuggire, il giusto castigo, dunque, arriva per tutti.

In Ucraina ciò che sta accadendo nulla è immaginario, l'orrore di Bucha non era ineluttabile è stato perpetrato dalla ritirata russa dalla regione di Kiev, il massacro è stato documentato dai valorosi giornalisti che con senso del dovere sono testimoni del conflitto.

Quelle anime stanno facendo sì che il pensiero del greco morto a Gela sia smentito. Secondo Eschilo, la verità ha sempre la peggio in guerra. Al primo posto ci sono gli interessi, per i quali si può mentire e che sono plasmabili per il fine ultimo: la vittoria; e questo anche se per raggiungerla dovranno morire migliaia di vite umane. Sul fato: "quel che deve essere, sarà". Come tanti greci, era pienamente convinto dell’inviolabilità di alcuni elementi del nostro futuro.

Qualunque cosa facciamo, succederà quello che deve succedere, in quanto nessuno scappa da ciò che è stato già scritto per lui: prima con la nascita e poi con la morte. Molto cristiano come dogma, le obiezioni cattoliche sul "libero arbitrio" si contrappongono a quelle protestanti del "de servo arbitrio", ma quest'ultimi sono il 43% dei fedeli. Nella fattispecie il guerriero a Maratona erra.

Diversamente ad oggi la classe politica di governo a Marsala gli dà piena ragione sul reparto Covid-19. In origine doveva sorgere al S.Biagio con una foto a testimonianza, era il maggio 2020, dopo il lockdown M. Grillo-Liberi-, Papania-Via- e Razza-Diventerà Bellissima a Capo Boeo ProgetTiamo Marsala, per poi accorgersi che il nosocomio non era antisismico.

Il tre dicembre 2020 più foto per tutti ossia: Razza, Turano, S. Pellegrino, Tancredi, Lo Curto, M. Grillo, Sturiano, con la posa della prima pietra in un'area adiacente al Borsellino e le vicissitudini successive narrate in una sezione ad hoc da tp24.

 

Ad oggi sul padiglione "succederà quel che deve succedere", castigo compreso? Eschilo docet.

Vittorio Alfieri