Il blizt animalista nella frazione trapanese di Fulgatore si arrichisce di un nuovo capitolo. Il tribunale del capoluogo, infatti, ha accolto il ricorso presentato da Enrico Rizzi, autore dell'incursione avvenuta in seguito alla segnalazione di presunti maltrattamenti subiti da un cane.
Il giudice aveva disposto la cancellazione dei live che l'animalista aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook. “Il provvedimento adottato – spiega Rizzi – a mio avviso non era corretto perchè all'ufficiale giudiziario era stato fornito un elenco di siti web per provvedere alla cancellazione con il supporto della polizia postale”. Tredici i link dei quali era stata disposta la cancellazione. “C'erano video e post – rileva Rizzi – che non avevano nulla a che vedere con il mio intervento a Fulgatore attraverso i quali raccontavo ai miei followers gli sviluppi della vicenda.
Era stato inserito, peraltro, anche il link generale della pagina stessa, motivo per il quale a dare integrale esecuzione al provvedimento da me impugnato si sarebbe finito per oscurare integralmente la mia pagina”. Rizzi ha, pertanto, impugnato il provvedimento e il tribunale gli ha dato ragione.
“Per amore di verità – aggiunge l'animalista trapanese . si tratta del secondo provvedimento di questa triste vicenda che viene ribaltato, segno evidente che le mie ragioni – alla fine – non sono mai state infondate fin dall’inizio, il tutto mentre questi cari signori sono tutt’ora indagati per gravi reati commessi a carico mio, dei miei collaboratori e della Polizia Locale, oltre ad essersi meritati, di recente, in concorso con alcuni professionisti, una denuncia per calunnia”. Insomma, la vicenda non è ancora chiusa.