Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
07/04/2022 21:21:00

L'ex procuratore di Trapani Marcello Viola è il nuovo capo della Procura di Milano

 Marcello Viola è il nuovo procuratore capo di Milano. Subentra a Francesco Greco che lo scorso mese di novembre è andato in pensione. Viola, in passato, era stato procuratore a Trapani. Attualmente procuratore generale di Firenze, ha conseguito 13 voti e il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha approvato la sua nomina.

Nel corso della votazione, avvenuta a Roma al palazzo dei Marescialli, al procuratore generale di Firenze, come detto, sono andati 13 voti, contro i tre per il procuratore di Bologna Giuseppe Amato e i sei per il procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli. La commissione per gli incarichi direttivi si era spaccata sui candidati e a fine febbraio aveva proposto al Plenum i nomi dei tre magistrati.

Viola, classe 1957, è in magistratura dal 1981. Originario di Caltanisetta, inizia la sua carriera di magistrato al fianco di magistrati del calibro di Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Prima giudice per le indagini preliminari, poi pubblico ministero a Palermo. In seguito, procuratore a Trapani. Nel 2016 arriva in Toscana dove continua a occuparsi di criminalità organizzata.

Viola, commentando a caldo la nomina, si è detto "onorato" ringraziando "il Csm per questa nomina così importante". Il nuovo Procuratore capo di Milano ha aggiunto di essere "consapevole del fatto che guidare la Procura di Milano sia un incarico particolarmente delicato. Ma metterò il massimo impegno nello svolgere il ruolo direttivo che mi è stato assegnato come ho sempre fatto".