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07/04/2022 08:29:00

Sicilia. Resta in carcere 8 giorni in più e chiede il risarcimento

Per divergenze interpretative sul dispositivo della sentenza emessa dalla seconda sezione penale del Tribunale di Palermo, che ne ordinava l’immediata scarcerazione, un 53enne romeno, Ioan Hurjui, residente a Montelepre, processato per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale ai danni della moglie, è rimasto in carcere otto giorni in più del dovuto.

L’uomo è stato condannato per i maltrattamenti (tre anni e mezzo di reclusione) e assolto per l’ipotesi di violenza sessuale. Il pm aveva invocato la condanna, per entrambe le imputazioni, a otto anni e tre mesi di carcere. Recluso al “Pagliarelli”, il romeno non è stato scarcerato, se non dopo otto giorni dalla pronuncia della magistratura, e a seguito di un chiarimento interpretativo da parte del presidente del collegio giudicante, perché l’ordine di remissione in libertà è stato scritto nella parte relativa al capo d’imputazione per il quale è stato assolto.

Per il carcere, quindi, l’ospite doveva rimanere tale sulla base del fatto che era stato condannato per i maltrattamenti in famiglia. La situazione si è sbloccata a seguito del “pressing” operato dall’avvocato difensore, Antonino Rallo, del foro di Marsala, che adesso sta preparando la richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione. La vicenda vede il suo primo capitolo il 4 aprile 2020, quando Ioan Hurjui viene arrestato per maltrattamenti, violenza sessuale ai danni della moglie e lesioni aggravate in danno del figlio minore. La sua famiglia viene portata in una località protetta e lui posto ai domiciliari presso la casa di un altro figlio. Ma ai primi di gennaio di quest’anno, a seguito di una lite con il figlio, viene rinchiuso in carcere. Poi, il processo e la sentenza.