Dopo 17 giorni di latitanza è stato arrestato a Ispica dai carabinieri di Trapani, in collaborazione con i colleghi di Modica, il pregiudicato Giorgio Covato, di 42 anni. L'uomo è accusato di truffa, calunnia, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento.
Tra luglio 2021 e novembre 2021 si è prima guadagnato la fiducia di un sacerdote trapanese, che gli ha consentito di scontare gli arresti domiciliari presso la casa canonica, e poi si è impossessato della carta di debito del prete e prelevato mille euro, servendosi dell'ignara collaboratrice della struttura reliogiosa. La donna avrebbe effettuato diversi prelievi e ricariche convinta dall’uomo che il denaro sarebbe stato utilizzato a favore degli altri ospiti della casa canonica.
Secondo le indagini il Covato ha successivamente truffato sia la donna che alcuni suoi familiari. In particolare, l’uomo si è finto prima un avvocato e dopo un funzionario del Tribunale, e sarebbe riuscito con artifizi e raggiri a farsi consegnare delle cospicue somme di denaro fino a quando le vittime, resesi conto della situazione, si sono rivolti ai Carabinieri.
A quel punto il truffatore ha intuito che i militari dell’Arma erano sulle sue tracce ed è fuggito. Dopo 17 giorni di latitanza, ad Ispica, è stata messa fine alla sua presunta fuga e rinchiuso presso il carcere di Ragusa.