E’ slittato ancora una volta, in Tribunale, l’avvio del processo che vede alla sbarra, per “istigazione al furto di energia elettrica per il Comune”, il presidente del Consiglio comunale, Enzo Sturiano (Forza Italia). In precedenza, era accaduto per un difetto di notifica. Stavolta perché un imputato ha nominato un nuovo difensore che ha chiesto un rinvio perché probabilmente ha bisogno di leggere bene le carte del processo per approntare le sue strategie.
Prossima data: 12 maggio. La vicenda è quella relativa all’indagine per “furto di energia elettrica” nel corso dei festeggiamenti organizzati nel 20117 per San Giuseppe in contrada Ventrischi. Gli altri imputati sono Vincenzo Stella, nel 2017 presidente del comitato organizzatore della festa, il responsabile dell’illuminazione pubblica del Comune, geometra Gaspare Giuseppe Zichittella, e i dipendenti comunali Filippo Giacalone e Leonardo Badalucco.
Al presidente del Consiglio comunale viene contestato il reato per aver chiamato il geometra Zichittella e sollecitato, il 19 marzo 2017, l’installazione di due fari sulla piazza della Chiesa Nuova di Ventrischi, in occasione della celebrazione del tradizionale “Invito” di San Giuseppe che si svolgeva nello spiazzale antistante, in una zona al buio. Zichittella, a sua volta, avrebbe chiamato due dipendenti per montare due fari. Da qui, secondo l’accusa, il reato di furto di energia elettrica. A Stella si contesta un “indebito guadagno”, dato che i fari, si legge nelle carte del procedimento, sarebbero stati installati “abusivamente e senza alcuna autorizzazione”. L’indagine è nata dalle intercettazioni alle quali era sottoposto Sturiano in quel periodo nell’ambito delle indagini antimafia sull’ex deputato regionale trapanese Paolo Ruggirello, poi confluite poi nell’inchiesta “Scrigno”. Le intercettazioni, con le telefonate di Sturiano, furono stralciate e inviate per competenza alla Procura di Marsala e infine delegate al pm Roberto Piscitello.