E’ corsa ai finanziamenti per progetti di riqualificazione urbana da parte dell’Amministrazione comunale diretta dal sindaco di Salemi Domenico Venuti. I bandi che si susseguono in questi giorni sono previsti nell'ambito del Pnrr, acronimo che sta per “Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
L’Amministrazione di Venuti li sta seguendo cercando di non perdere la grande occasione intercettando i fondi destinati tale scopo. I soldi ci sono e tanti. Sarebbe imperdonabile perdere l’appuntamento. L’impresa sembra procedere per il verso giusto, tanto che il sindaco ha sentito il bisogno di ringraziare pubblicamente gli uffici comunali per il lavoro già fatto e per quello da svolgere.
E poco conta se qualcuno dell’opposizione politica ha storto il naso, e se anche il giornalino locale ha ironizzato scrivendo che “la riqualificazione urbana sta diventando una sorta di mantra … il modo sbrigativo con cui la tecnocrazia (ben più della politica) ha nominato un piano di interventi pubblici … che si finisca con il finanziare interventi sovradimensionati e poco utili per la collettività”.
E’ importante invece che da parte del Comune ci sia stata l’attenzione dovuta e che ci sia stato il tempismo utile ad approntare le carte rispettando le scadenze previste dal Piano. E mettendo a punto ulteriori nuovi progetti su altri versanti. Raro esempio di sintonia tra politica e burocrazia. Cosa che raramente accade nelle pubbliche amministrazioni.
“I bandi destinati all'edilizia residenziale pubblica sono andati a buon fine – ha sottolineato con orgoglio il Sindaco – speriamo che siano buon viatico per quelli avanzati in questi giorni e per quelli che presenteremo in futuro".
Un elenco consistente che si e’ aperto con sette progetti, per complessivi 12 milioni di euro, cinque dei quali richiesti sono già stati ottenuti dal Comune e consentiranno la riqualificazione di 27 alloggi di edilizia residenziale pubblica esistenti nel centro storico. A cui e’ seguito un secondo per l’ammontare di quattro milioni e 960mila euro per gli edifici di via Rocche San Leonardo.
In questo caso, andato a buon fine grazie alla sinergia tra l'amministrazione comunale e l'Istituto autonomo case popolari di Trapani.
Ma non finisce qua. A questi si e’ aggiunto quello relativo a un investimento da un milione e 470mila euro finalizzati alla realizzazione di un canile sociale e didattico in un bene confiscato alla mafia e affidato al Comune.
Una grossa fetta dei progetti presentati nell'ambito del Pnrr riguarda poi le scuole: si tratta di interventi decisi in sintonia con le esigenze segnalate dalla dirigenza scolastica dell'Istituto comprensivo 'Giuseppe Garibaldi - Giovanni Paolo II'.
Un finanziamento da 690mila euro è stato richiesto per la palestra della scuola di via Montanari. Per lo stesso plesso è stato presentato un progetto del valore di 2.211.300 euro.
I locali della scuola di via Leonardo da Vinci, invece, potrebbero ottenere altri 843.700 euro. Un altro ancora per oltre un milione di euro riguarda il recupero della ex scuola di contrada Filci, abbandonata da anni, mentre per la riconversione della scuola di Monterose è stata avanzata una richiesta di 715mila euro: in quest'ultimo caso l'obiettivo è la realizzazione di un asilo nido.
Il Comune di Salemi e il Comune di Calatafimi, infine, di recente hanno sottoscritto un'intesa e sono al lavoro per la presentazione di progetti di riqualificazione urbana per complessivi cinque milioni di euro: la scadenza è fissata per il 30 aprile.
Dopo la realizzazione di ‘Riabitare Alicia’, lo studio di fattibilità per la riqualificazione della città antica di Salemi, ora l’Amministrazione punta alla fase operativa tentando di intercettare, come abbiamo anticipato sopra, i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’iniziativa rientra in un progetto complessivo di rigenerazione urbana presentato in tandem dai comuni di Salemi e Calatafimi-Segesta.
Cinque milioni di euro che a Salemi potrebbero dare corpo a un ‘Hub per la cultura mediterranea’, quel centro di formazione universitaria messo nero su bianco dal Politecnico di Torino in ‘Riabitare Alicia’, mentre a Calatafimi porterebbero alla riqualificazione dell’ex Convento del Carmine e alla rigenerazione urbana del quartiere della Circiara.
“Negli ultimi anni – ha precisato Domenico Venuti – abbiamo investito tempo ed energie nella rigenerazione urbana, mettendo in campo una meticolosa fase di studio scientifico che ci ha portato a scegliere una idea di valorizzazione per una parte del nostro centro storico. Non abbiamo ceduto alla frenesia e abbiamo scelto una seria e rigorosa fase di progettazione, che ora ha la possibilità di essere realizzata grazie alla chance del Pnrr e all’ottima sinergia con il Comune di Calatafimi-Segesta”.
Da parte sua, Francesco Gruppuso, sindaco di Calatafimi-Segesta, ha aggiunto che: “La riqualificazione dell’ex Convento del Carmine, che diventerebbe ‘Officina culturale e museo’, unita alla rigenerazione urbana della Circiara, sono obiettivi strategici e prestigiosi – afferma -. Continuiamo a puntare sul turismo e sull’accoglienza del nostro centro storico”.
Un piano senza precedenti e’ stato definito il PNRR. Tutti gli interventi previsti ammontano complessivamente per tutto il territorio nazionale a 191 mld e saranno realizzati entro 5 anni.
La speranza e’ quella che non si tratti di ennesimo libro dei sogni che vada ad aggiungersi alle grandi illusioni e alle eterne disillusioni del passato. Diversamente, chi verrà dopo di noi sarà autorizzato a togliere da questo ennesimo acronimo la lettera “N” per trasformalo in un sonoro sberleffo di edoardiana memoria.
Franco Ciro Lo Re