Uno spettacolo indecente quello che sta consumando il centrodestra a Palermo, le elezioni amministrative della città capoluogo sono diventate lo spartiacque per le elezioni regionali, è questa la partita che sta giocando Giorgia Meloni.
Nella giornata di sabato le voci insistenti che circolavano erano quelle di un ritiro di Francesco Cascio, candidato forzista, per appoggiare la candidatura di Roberto Lagalla, annuncio smentito dallo stesso candidato sindaco, dopo un vertice con Gianfranco Miccichè, Roberto Di Mauro, Saverio Romano, Antonello Antinori: “Leggo ipotesi fantasiose di un ritiro della mia candidatura a sindaco di Palermo. Domani ho in programma una serie di incontri dove sarò impegnato a spiegare la mia idea di città. Ringrazio ancora una volta la coalizione che continua a garantirmi il pieno appoggio. Se qualcuno confonde la mia disponibilità al confronto con il ritiro dalla campagna elettorale ha sbagliato strada”.
Di vero c’è che le interlocuzioni tra le due coalizioni di centrodestra ci sono state, poi un incauto messaggio di Lagalla ai suoi alleati: “Il dato è tratto” ha fatto sbottare Miccichè, che non le ha mandate a dire sia a Lagalla che ai rappresentanti di Fratelli d’Italia.
Insomma al momento è rottura, i due candidati di centrodestra pare che andranno avanti ognuno con la propria candidatura, Cascio ha fatto realizzare un sondaggio ed è più avanti rispetto a Lagalla, così dicono i numeri: 30% Cascio, 24% Lagalla, se andassero uniti non ci sarebbe storia: il centrodestra vincerebbe a primo turno.
Continuano gli appelli all’unità, Giuseppe Milazzo, ex forzista e ora meloniano non molla: “Ritengo che ci debba essere piena convergenza con i valori che Fratelli d’Italia ha messo in campo e che hanno ispirato le scelte responsabili del gruppo dirigente che segue Giorgia Meloni. C’è, comunque, ancora spazio per riunificare il centrodestra per il bene di Palermo e delle prossime sfide che abbiamo dinanzi. Serve il massimo impegno di tutti per unificare una coalizione indispensabile per assicurare quella stabilità che deve accompagnare la nuova Amministrazione comunale di Palermo".
Una cosa è chiara: Roberto Lagalla non è un candidato civico, seppure continui a definirsi tale, è un esponente di centrodestra, appoggiato da partiti come “La Buona Destra” i cui candidati al consiglio comunale, Claudia Vitello ed Emanule Incarbone, ne sono espressione.
L’intesa ad oggi tra i due schieramenti di centrodestra è impossibile, ne trae giovamento Franco Miceli, candidato sindaco per il centrosinistra.
Apertissima la campagna elettorale di Fabrizio Ferrandelli, che schiera in campo Emma Bonino come sua consigliera. I riformisti di +Europa e Azione hanno ospitato a Palermo Benedetto Della Vedova: “Palermo ha bisogno di un sindaco che conosce la città e che sia riconosciuto dalla città. Fabrizio sa cosa serve: scuole e lavoro che arriva se arrivano risorse e opportunità. Conosce ogni quartiere e soprattutto conosce la macchina amministrativa".
La telenovela pare non finire, altri appelli ci saranno, altre riunioni, vertici, ma non c’è ancora l’ombra di un programma che sia arrivato ai cittadini.