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15/05/2022 06:00:00

  "Se questa è una spiaggia": una passeggiata sul lungomare di Carini

Un cittadino palermitano ci racconta di una passeggiata fatta, alcuni anni prima della pandemia, sul lungomare ʺCristoforo Colomboʺ di Carini, ripercorrendo con la memoria il periodo spensierato dell’infanzia mentre giocava insieme agli amici in una di quelle case a ridosso della spiaggia .

ʺCi sono ritornato qualche giorno faʺ - continua a raccontarci, chiedendo di rimanere anonimo.

ʺNon credevo ai miei occhi, in mezzo alle canne e, a pochi passi dal cancello di una villa demolita e di altre ancora esistenti, un mucchio di materiale, presumo eternit, giace ancora a distanza di anni ordinato sulla spiaggia, come fosse stato appena depositatoʺ .

La zona è tristemente nota per l’abusivismo edilizio degli anni passati. Tra gli anni sessanta e settanta c’è stata una significativa proliferazione di costruzioni di tantissime villette anche a più piani a ridosso del mare, probabilmente perché a due passi dal mare stesso e a poca distanza dalla città di Palermo . Molte di queste costruzioni, realizzate sul demanio marittimo, sono state abbattute grazie al finanziamento da parte del Ministero per le Infrastrutture, per consentire così il recupero di luoghi per anni preclusi alla fruizione dei cittadini.

"Progettare un intervento omogeneo di sgombero dei manufatti abusivi - dichiara il sindaco Giovì Monteleone - non è stato facile. Tanti sono stati gli ostacoli burocratici da superare per ritornare a vedere un lungo tratto di spiaggia. Ma non abbiamo mai mollato e l'opera continua con l'obiettivo di tornare ad avere balneabile almeno un tratto di costa".

In quel tratto di mare da tempo continua, però, il divieto di balneazione per la presenza di una rete fognaria che funziona male a causa dell’ infelice scelta di far confluire nell’impianto di depurazione di Ciachea anche i reflui di Terrasini, Cinisi ed aeroporto "Falcone Borsellino", senza contare la presenza degli scarichi abusivi e dei i tanti rifiuti abbandonati: bottiglie di plastica, scarpe… tante, vetro, polistirolo, materassi, copertoni e laterizi.
Nel 2017, Legambiente ha premiato il Comune di Carini per la lotta all’abusivismo edilizio e ha riconosciuto l’impegno del comune di restituire sempre più spazi alla collettività e ripristinare la legalità. Nonostante l’impegno è rimasto però lo scenario di una spiaggia inquinata e malsana che, fino allo stato attuale, di spiaggia non ha decisamente nulla.

"Mi sono soffermato solo su una parte della spiaggia cercando di rimanere distante da quel materiale pericoloso. Chissà se continuando a camminare avrei potuto trovare altri mucchi come questo ʺ- prosegue il nostro anonimo cittadino, lasciandoci in balia di un dubbio inquietante per il territorio e la salute di tutti i cittadini.


Dorotea Rizzo