Il gran caldo di questi giorni dovrebbe durare almeno fino a martedì prossimo, con temperature fino a 42-43 gradi in Sicilia. Sarà seguito da un 'meteo-ribaltone' che porterà temporali pomeridiani e nel fine settimana un abbassamento della colonnina di mercurio.
La previsione è di Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it.
"E' in corso - sottolinea - una fase rovente su tutta l'Italia con le temperature che toccheranno punte massime ben oltre i 35 gradi, soprattutto in Val Padana, sulle zone interne delle due Isole maggiori (qui addirittura si potrebbero toccare i 42-43 gradi) e su parte del Centro (39 a Firenze e Roma)". Dopo martedì, secondo Gussoni, c'è un'elevata possibilità di temporali pomeridiani a causa delle infiltrazioni, soprattutto alle quote medie, di correnti più fresche e umide da Ovest-Nord Ovest. "Per il prossimo fine settimana, invece - conclude il meteorologo - è possibile un ridimensionamento delle temperature, con un caldo senza eccessi, grazie al ritorno in grande stile dell'anticiclone delle Azzorre che di fatto si sostituirebbe al più rovente africano".
La Protezione Civile regionale della Sicilia ha diffuso un bollettino di allerta per rischio incendi e ondate di calore, valido per la giornata ogg, domenica 3 luglio. Allerta rossa per rischio incendi in 3 province: Agrigento, Caltanissetta e Ragusa.
Per quanto riguarda il caldo, allerta rossa per le città di Catania e Messina.
La Sicilia continua ad essere nella morsa anche degli incendi.
Tre vigili del fuoco del comando provinciale di Agrigento sono rimasti feriti per la deflagrazione di una bombola.
Sono al pronto soccorso dell'ospedale "San Giovanni di Dio" per essere sottoposti a controlli.
La deflazione non li ha raggiunti, ma avrebbe creato loro dei problemi all'udito La squadra dei pompieri era impegnata nelle operazioni di spegnimento di un incendio canneto, in contrada San Benedetto, fra Aragona e Favara. All'improvviso è esplosa una bombola di gas e sono investiti dallo spostamento d'aria e dalla deflagrazione.
Personale di vigili del fuoco, del corpo forestale e della Protezione civile è stato tutta la notte al lavoro per spegnere un vasto incendio divampato nell'Ennese, tra Piazza Armerina ed Aidone, che si è propagato anche nella zona della riserva naturale di Bellia e vicino alla base militare addestrativa Aosta, dove è presente una polveriera.
Ad operare dall'alto cinque mezzi aerei: tre canadair, un elicottero Erickson e un Falco.
Il fumo, denso e acre ha raggiunto Piazza Armerina, la Città dei Mosaici, sul versante dell'ospedale Chiello. Le fiamme, dopo un primo intervento aereo, sembravano avere rallentato la loro corsa, ma poi, alimentate dal vento caldo, hanno ripreso con maggiore vigore. Il fuoco ha un fronte in espansione e tutti i volontari della zona sono stati allertati e inviati a supporto di vigili del fuoco e corpo forestale. Il rogo è divampato nei boschi tra le contrade Bannata e Santa Caterina vicino al parco Ronza tra Enna e Piazza Armerina e ha distrutto parte del bosco e una vasta area di macchia mediterranea.