Torna a giudizio davanti alla Suprema Corte di Cassazione l'ex senatore azzurro Antonio D’Alì. L'udienza è stata fissata per il prossimo 11 ottobre. Lo scorso anno era stato condannato dalla Corte d’Appello di Palermo a sei anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.
La stessa Corte d’Appello lo aveva assolto per le accuse successive al 1993 e prescritto per i reati contestati per il periodo precedente il 1993. Fu proprio la corte di Cassazione nel gennaio 2018 ad annullare quella prima sentenza parzialmente assolutoria e a rinviare il processo nuovamente in Appello. Dopo la condanna del luglio del 2021 i legali dell’ex sottosegretario all’Interno hanno fatto ricorso in Cassazione. Qui un approfondimento sulla storia giudiziaria di D'Alì.
D’Alì è stato senatore ininterrottamente dal 1994 al 2018, sottosegretario all’Interno, durante il Governo Berlusconi, dal 2001 al 2006. Le indagini hanno avuto inizio nel 2006 e il processo iniziò nel 2011 dopo due ripetute imputazioni coatte da parte del GIP nonostante altrettante richieste di proscioglimento dei PM.
Un procedimento che si è svolto in tutti i gradi di giudizio sempre con il rito abbreviato. Gli atti giudiziari nel frattempo sono stati progressivamente rimpinguati di nuove testimonianze e nuove accuse, fino a giungere ad una prima assoluzione, al rinvio della Cassazione ed al secondo giudizio di appello di condanna.
Nel 2020 la Cassazione ha annullato la richiesta di obbligo di dimora a Trapani per pericolosità sociale, del Tribunale di Trapani, già revocata in appello.