Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
25/07/2022 00:35:00

Il teatro a Marsala come un capinera

Il teatro a Marsala è come una capinera. Nella rassegna Agorai del mare di quest'anno è andata in scena nell'incantevole corte del Baglio Anselmi, storia di una capinera, adattata dal romanzo di G. Verga.

Prima dell'inizio notata la scarsa affluenza -si era in 30-,di molto minore di quella per le primarie siciliane del centrosinistra per la candidatura alla presidenza della regione, ci si è intrattenuti in attesa dell'inizio dell'arrivo di qualche altro spettatore con una turista settentrionale prof. di matematica che lamentava un'assenza d'informazione nonostante si fosse recata all'ufficio turistico, per non parlare del Lungomare al buio fino al monumento dei mille, innumerevoli auto sui due marciapiedi e l'interrogativo: è stato funzionale il rifacimento della sede stradale e non solo, all'altezza di via Scipione l'Africano per 340mila € e la cronica assenza di controlli.


Tornando allo spettacolo brava la compagnia nella narrazione della piece, scarna la scenografia ma efficiente, al termine la protagonista nel ringraziare il pubblico si è complimentato con lo stesso perché non si è fatto distrarre dalla musica proveniente dal locale attiguo con Rino Gaetano e si aggiunto sottovoce che fosse andata bene anche con Colapesce e che non si è stati allietato dai Ricchi e Poveri.

La metafora con l'uccello è perché a Capo Boeo l'arte di Plauto, sua la prossima opera nel cartellone, è ingabbiata, non trova gli spazi in cui cimentarla, chiedere a Massimo Pastore che a tal proposito ha dichiarato che: sarà alla fine della stagione estiva ogni sera davanti al Teatro Comunale, dopo tre anni d'inagibilitá, con una candela accesa e se sarà necessario è disposto anche ad occuparlo affinché la situazione si sblocchi, come promesso dal sindaco ed avvenga la riapertura. Si cita il fondatore del TAM perché fa formazione è il politeama il luogo dove si alimenta l'anima si educa al pensiero, deputato a far crescere culturalmente i suoi cittadini. Che l'amministrazione per il settore, gli spazi da utilizzare li definisca "contenitori" è significativo sulla sua visione. Il teatro nell'accezione spirituale a Marsala è una capinera che cerca la libertà altrimenti è destinato all'estinzione.

Vittorio Alfieri