Matrimonio per convenienza. Pratica molto diffusa nel secolo scorso, soprattutto alle nostre latitudini. Una storia aberrante fu quella di Franca Viola che, all’età di quindici anni, con il consenso dei genitori, si fidanza con Filippo Melodia, nipote di un noto mafioso locale e membro di una famiglia benestante. Dato che Filippo viene accusato di furto e appartenenza a banda mafiosa, il padre di Franca decide di rompere il fidanzamento.
Il giovane emigra in Germania e appena rientra, dopo un breve periodo di reclusione, torna alla carica a casa di Viola. Minaccia duramente il capo famiglia, ma nessuno di questi strumenti lo spaventa tanto da fargli “mollare” la custodia della figlia. Durante le vacanze natalizie del 1965 il Melodia, con la sua banda di amici, si ripresenta a casa Viola e, dopo aver distrutto tutto e gravemente malmenato la madre, si porta via Franca che viene tenuta prigioniera per poi essere stuprata. La polizia rintraccia il rifugio e riesce a liberare la giovane. Il Melodia viene arrestato con i suoi complici, ma conta evidentemente sul matrimonio “riparatore” che, come prevedeva la legge italiana, scagionava il rapitore che sposava la propria vittima.
Franca però rifiuta di sposarsi, dando quindi avvio al processo. Il padre Bernardo decide di costituirsi parte civile, malgrado le pressioni esercitate per dissuaderlo. Il prezzo da pagare fu altissimo: minacce, ricatti, l’opinione pubblica ostile, insomma una clausura stretta, con polizia a protezione. Ma la chiarezza del pensiero di Franca fu inconfutabile: “Io non sono proprietà di nessuno, nessuno può costringermi ad amare una persona che non rispetto, l’onore lo perde chi le fa certe cose, non chi le subisce”. Il Melodia fu condannato a 10 anni più due di soggiorno obbligato. Solamente trent'anni dopo lo stupro da reato «contro la morale» sarà riconosciuto in Italia come un reato "contro la persona", ma questa è un'altra storia. Si narrerà delle nozze partitiche, esempi recenti sono stati quelle gialloverdi, giallorosse e quelle policromatiche di Draghi, oso dire "arcobaleno", a qualcuno verrà l'orticaria.
In vista del prossimo 25 settembre, già si è assistito a quello Azione+Europa con la sposa e la sua storia, E.Bonino, in una posizione subalterna imbarazzante. Sinistra e Verdi con il simbolo del Cocomero, IpF con apertura ai sindaci, con Sala che ha già aderito. Il PD, dopo la rottura con il movimento, si dispera per la creazione di una bigamia con il campo progressista e la conferma sono gli ammiccamenti a Italia Viva. La sinistra radicale con Unione Popolare. La destra, come sempre, starà insieme in nome dell'interesse collettivo, con tendenze sovraniste e xenofobe, tutto ciò con i cittadini che attendono la visione di società su: istruzione, ricerca, sanità, welfare, diritti civili, dissesto idrogeologico, infrastrutture, immigrazione, politica internazionale.
A Marsala è stato sontuoso lo sposalizio di M.Grillo e le nove liste, dopo quasi due anni le defezioni con la nascita di Civicamente, i mal di pancia della R.Genna, A. Marino e Noi Marsalesi. Se non bastasse il fulmine giudiziario per ipotesi di reato che vanno dal voto di scambio al traffico illecito di influenze nell’ambito della formazione professionale, che riguardano il Movimento Via nel suo establishment: Papania, Chianetta e Accardi. Il Matrimonio di Convenienza quasi sempre è mortale.
Vittorio Alfieri