Giustizia sociale. Il suo concetto è molto complesso e articolato, teorizzata da varie voci e correnti filosofiche e politiche, da quando ha preso piede ai tempi della rivoluzione industriale dal XIX secolo. È anche un principio, affermato con il tempo fondamentale per la coesistenza pacifica e prosperosa delle nazioni e tra gli Stati. Viene attuata quando promuoviamo l’uguaglianza di genere, i diritti delle popolazioni indegene o dei migranti.
La sosteniamo allorquando rimuoviamo le barriere che le persone devono superare a causa del loro genere, dell’età, dell’appartenenza etnica, della religione, della cultura, o delle disabilità. Per le Nazioni Unite, il suo raggiungimento è per tutti il punto centrale della missione globale per lo sviluppo e la dignità umana. L’adozione della “Dichiarazione sulla Giustizia sociale per una globalizzazione giusta” è uno degli esempi più recenti dell’ONU su di essa. La Dichiarazione si propone di garantire risultati giusti per tutti, attraverso il lavoro, la protezione e il dialogo sociale, e i principi e i diritti fondamentali del lavoro. La sua realizzazione inizia quando tutti hanno pari opportunità d'accesso agli studi per autodeterminarsi e per le nuove generazioni meno abbiente eliminando il degrado delle periferie, i quartieri dormitorio.
Non si conosce di un partito che non la metta tra le priorità della sua agenda da perseguire, ovviamente ognuno con il proprio strumento e diversi risultati. Per il M5S lo è il RdC, per PD è il patto generazionale, FI pensioni minime, FdI lotta agli sprechi e ai privilegi, Lega riduzione del cuneo fiscale. Si sono citati solo i partiti maggioritari, ovviamente è la realizzazione di queste idee tutte nobili che farà la differenza.
Rientra a pieno titolo nella fattispecie la vicenda marsalese degli abitanti di via Messina e Orlando, un abitante afferma: "Per il comune di Marsala siamo inesistenti, invisibili. Siamo esclusi da tutti i servizi, siamo buoni solo per pagare le tasse, come quella sui rifiuti o l’Imu, ma per il resto nulla". Da 70 anni, agli abitanti di queste case popolari manca l’asfalto nelle strade, l’illuminazione, non si effettua la pulizia delle strade e non si ha cura del decoro urbano. La motivazione è paradossale, il quartiere non è mappato, alla stregua di una favela di Caracas però l'Imu e Tari vanno corrisposte. Ad ogni livello e a tutte le latitudini la giustizia sociale deve tornare "suprema".
Vittorio Alfieri