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24/08/2022 06:00:00

Cose belle del 25 Settembre che ci aspetta: un finale già scritto, un voto senza ansia, ed una liberazione ... 

Superato il trauma della crisi di governo più stupida del mondo, dopo un po' di normale spaesamento, il mio umore, devo dire, è migliorato con i giorni. Per tanti motivi. Innanzitutto, l'abbinamento Politiche - Regionali in Sicilia è devastante, si, soprattutto per chi come noi la campagna elettorale la segue, anche a Ferragosto, però, mica male, a fine Settembre siamo fuori dalla mischia, e sappiamo di che morte morire.

A proposito, anche questo è un motivo di serenità. Mentre alle scorse politiche, la sfida era tra due populismi che si guardavano allo specchio, Lega e Cinque Stelle, qua, invece, raccontiamo un finale già scritto: vincerà la destra, vincerà Meloni (quello che non sappiamo è cosa succederà dopo, ma c'è un tempo per ogni pena). Per farvi capire: alle ultime elezioni politiche, del 2018, ho votato Forza Italia (con grande meraviglia di amici e parenti ...) perchè ritenevo che fosse importante, nel mio collegio, conteso tra destra e grillini, votare i moderati del centrodestra, per creare un argine ad una deriva che mi preoccupava.   Ci avevo visto giusto. Adesso posso tornare a votare per il centrosinistra, tranquillo, sapendo che tanto vince la Meloni. 

Non solo vince la Meloni. Ma con questa elegge elettorale unica al mondo, si sa il nome del 90% dei parlamentari eletti, perché sono stati già nominati dai loro segretari. E' quasi tutto già scritto. Da noi i collegi sono blindatissimi per il centrodestra, il Pd rinuncia pure a giocarla (complimenti sempre), e quindi, è come quella storiella: alla fine, a noi, il popolo, i votanti (anzi, dovremmo dire, i "votati", dato che altri hanno deciso al posto nostro) ci rimane solo, magari, di sputarci, nella scheda. 

Ma c'è un motivo che mi rende ancora più sereno, diciamo. Perché forse ce ne siamo liberati. Se c'è un effetto positivo della prossime elezioni a botta di sangue del 25 Settembre, magari, è questo. Ce ne siamo liberati. Parlo di tutto quel gruppo di parlamentari, per lo più del Movimento Cinque Stelle, che sono stati eletti a furor di popolo nel 2018. Nonostante ci provino, cambiando casacca fino all'ultimo per cercare di galleggiare ancora un po', non verranno rieletti, grazie anche al taglio dei parlamentari da loro voluto. Si sono infilati nella scatoletta di tonno da soli, in pratica. Mi riferisco a Piera Aiello, Antonio Lombardo, Francesco Mollame, alcuni dei parlamentari che abbiamo eletto in provincia di Trapani  ed in Sicilia occidentale nel 2018. In questi cinque anni abbiamo provato sulla nostra pelle cosa significa avere dei parlamentari che non conoscono il territorio, la politica, non hanno la minima grammatica istituzionale. Piera Aiello, fortemente voluta dai Cinque Stelle di Marsala, non solo è stata eletta con una dichiarazione falsa (vicenda per la quale è stata indagata, e poi archiviata perché "non lo sapeva"), ma, dal punto di vista politico, non ha prodotto nulla, davvero nulla per il territorio. Chi l'ha vista? Idem possiamo dire per Antonio Lombardo, approdato adesso nel partito di Di Maio, dopo un breve amore con Toti, e per l'altro oggetto misterioso, Francesco Mollame. 

Sondaggi alla mano, dicevamo, non verranno rieletti. Una liberazione. Però l'esperimento ha funzionato. E la nostra vita da elettori assomiglia ad un fine pena mai. Quindi se c'era l'auspicio  che le coalizioni, soprattutto il centrodestra, da noi indiziato per fare man bassa di seggi, presentassero persone capaci e competenti, del territorio, hanno invece fatto  il solito giochetto delle correnti e dei paracadutati dall'alto.  Ognuno pensa ad accontentare i proprio peones, più che a dare voce al territorio. E' un peccato. Nella mia ingenuità, dato che il collegio è provinciale, avevo pensato che il centrosinistra avrebbe candidato la personalità più nota del territorio (nel bene o nel male, mi pare che sia Giacomo Tranchida, il Sindaco di Trapani, ma ce ne sono altri, certo, Paolo Petralia, ad esempio) e che il centrodestra avrebbe messo una personalità di pari livello, per fare un esempio, Mimmo Turano, che è assessore regionale alle attività produttive. Sarebbe stato bello. Invece il centrosinistra ha candidato qualcuno sacrificato perché tanto il collegio è perso (ma attenzione, sacrificato, si, ma non disposto a fare pure la battaglia, perché magari quello o quella perde, ma costruisce quello che si chiama un "percorso", e poi sono dolori per la nomenclatura del Pd: lo sconfitto deve subire, e tacere, non si deve mettere in testa strane idee ..) ed il centrodestra ha messo qualcuno da proteggere, cominciando da sua maestà Lady Berlusconi, Marta Fascina (che tenerezza, potrebbe venirmi figlia) scollegato dal territorio, perché il collegio tanto è vinto, e quello che prevale è sempre il bilancino: un tanto a me, un tanto a te. E noi nella scheda possiamo solo mettere una croce, o sputarci, e amen. 

E allora, si, sono contento per come si sono messe le cose, e avrei anche una proposta da fare. Che questo collegio di Marsala, cioè, lo blindiamo non solo oggi, ma nel tempo, e per sempre sia considerato il collegio della moglie / compagna di Berlusconi, che oggi è Marta Fascina, domani chissà, e così un giorno quando sarò grande e rinco, magari mia figlia la grande potrà fare la battuta: sai papà, si candida la fidanzata di Berlusconi, potrebbe venirmi figlia ...  

Giacomo Di Girolamo