Quindici sono le liste depositate a Trapani per la corsa alle elezioni regionali del 25 settembre.
La prima lista ad arrivare ieri mattina in cancelleria è stata la lista di Autonomisti e Popolari, i candidati sono: Maricò Hopps, Bonanno Giuseppe, Claudia La Barbera, Vincenzo Sturiano e Angelo Rocca.
Forza Italia schiera in campo: Toni Scilla, Stefano Pellegrino, Nicola Li Causi, Rossana Palermo, Giusy Milazzo.
Prima l’Italia di Matteo Salvini punta nel collegio di Trapani su: Mimmo Turano, Eleonora Lo Curto, Pietro Marino, Francesco Lombardo, Adelaide Terranova.
Nella Dc di Totò Cuffaro i candidati sono: Giuseppe Guaiana, Vito Gancitano, Giacomo Scala, Rosalia Ventimiglia, Serafina Marchetta.
Fratelli d’Italia schiera: Nicola Catania, Sergio Tancredi, Giuseppe Bica, Anna Maria Pantaleo, Rita D’Antoni.
Queste liste sono tutte a sostegno del candidato presidente Renato Schifani.
Il Movimento Cinque Stelle candida: Nicolò La Grutta, Cristina Ciminnisi, Luca D’Agostino, Maria Laura Saturnino, Mauro Terranova. Il candidato presidente è Nuccio Di Paola.
Azione-Italia Viva costituisce anche il Terzo Polo in Sicilia, il candidato presidente è Gaetano Armao, che capeggia la lista del collegio di Trapani a seguire ci sono: Giovanni Bavetta, Casabella Giuseppe, Incandela Francesca, Barraco Maria.
Due le liste per il candidato alla presidenza Cateno De Luca, Sicilia Vera è composta da Paola Badalucco, Sebastiano Grasso, Maria La Rosa, Francesco Poma e Salvatore Scianna; la lista De Luca Sindaco di Sicilia schiera Daniele Mangiaracina, Giuseppe Lipari, Jessica Fici, Giuseppina Coppola e Franco Orlando.
Il Partito Democratico scende in campo con: Domenico Venuti, Pino Bianco, Lucia Canino, Linda Licari e Dario Safina.
La lista CentoPassi è composta da Antonino Catalfio, Antonio Gandolfo, Lorenzo Giocondo, Angela Marino, Carla Prinzivalli.
Entrambe le liste sostengono la candidatura alla presidenza di Caterina Chinnici.
In totale sono 8 i candidati alla presidenza della Regione con i relativi 8 listini. La coalizione di centrosinistra con Caterina Chinnici presidente ha elencato nel suo listino: Cleo Li Calzi, Antonio Calabrese, Cettina Martorana, Cesare Mattaliano, Roberta Bellia, Nicola Grassi.
Il centrodestra con Renato Schifani alla presidenza ha indicato nel listino Elvira Amata, Riccardo Gallo Afflitto, Marianna Caronia, Giuseppe Lombardo, Federica Marchetta, Gaetano Galvagno.
Il Terzo Polo con alla Presidenza Gaetano Armao ha composto così il suo listino: Giulia Licitra, Fabrizio Di Paola, Giuseppina Valenti, Calogero Cittadino, Maria Grazia Cutrera e Giovanni Bavetta.
Il Movimento Cinque Stelle con Nuccio Di Paola candidato alla presidenza nel suo listino ci sono Stefania Campo, Antonio De Luca, Jose Marano, Giovanni Di Caro, Roberta Schillaci, Giorgio Pasqua.
Il Movimento Siciliani Liberi schiera la candidata alla Presidenza Eliana Esposito e nel listino ci sono: Ciro Lomonte, Anna Manzo, Fonso Genchi, Angela Romano, Marco Lo Dico, Carmela Cappello.
Cateno De Luca, con il Movimento “Sud chiama Nord” ha scelto per il listino Giulia Polizzi, Danilo Lo Giudice, Francesca Draià, Ismaele La Vardera, Marzia Maniscalco e Mirko Stefio.
TURANO. “Il Governo della Regione ha stanziato gli 11,2 milioni necessari alla costruzione del nuovo ponte San Bartolomeo” lo annuncia Mimmo Turano, parlamentare regionale uscente e candidato alle elezioni regionali nel collegio di Trapani con la lista Prima l'Italia – Lega. “Dopo l’apertura al traffico del passaggio provvisorio tra Alcamo e Castellammare del Golfo avvenuta in tempi record lo scorso mese di luglio - spiega Turano - grazie al Presidente Musumeci e all'assessore alle infrastrutture Marco Falcone sono disponibili le risorse necessarie per la costruzione del nuovo ponte sul fiume San Bartolomeo progettato da Anas che sostituirà quello crollato in seguito all'eccezionale maltempo dell'11 dicembre 2021”. La delibera della Giunta regionale del 4 agosto assegna per la nuova opera 11,2 milioni di euro a valere sui fondi del Fondo di Sviluppo e Coesione (F.S.C.) 2021/2027. Con la stessa delibera vengono anche finanziati due interventi per il comune di Marsala: il completamento dell’impianto di atletica leggera (1,330 milioni) e la manutenzione straordinaria della palestra ‘Fortunato Bellina’ (460 mila euro).
DI PAOLA. “Le macerie lasciate dal governo Musumeci e dai governi precedenti sono sotto gli occhi di tutti. Bisogna rimboccarsi le maniche e ripartire quasi da zero praticamente in tutti i settori, a partire da infrastrutture, lavoro, sanità, turismo e ambiente che sono i capisaldi del rilancio della Sicilia e che noi abbiamo messo al centro della nostra azione politica. Occhio, però, a sparare a zero sul reddito di cittadinanza, sarebbe come condannare a morte migliaia di famiglie che non hanno praticamente nessun mezzo di sostentamento e che, specie durante la pandemia, sono riuscite a tirare avanti grazie a questo strumento”.
Lo afferma il candidato presidente del M5S alla presidenza della Regione Siciliana Nuccio Di Paola.
“Oggi Conte – afferma Di Paola - interviene giustamente in difesa di questo strumento. É l'unico a farlo in mezzo ai continui attacchi quotidiani che arrivano praticamente da tutti gli schieramenti politici. Il Rdc è una misura certamente da migliorare, e noi siamo i primi a dirlo, ma che ha permesso, come attesta l'Istat, di ridurre di un milione il numero di poveri nel nostro Paese, oltre a sottrarre manovalanza alla mafia, come dimostrano le recenti intercettazioni di boss. Tra l'altro vanno sfatati alcuni luoghi comuni che alcuni politici cavalcano solo per demonizzarlo: la maggior parte dei percettori del reddito non è in condizione di lavorare, tra questi ci sono pure 200 mila disabili”.
“Piuttosto – conclude Di Paola - cerchiamo di correggere le falle che ci sono state sul fronte delle politiche attive del lavoro e che sono in gran parte da addebitare ai governi regionali, come in Sicilia. Musumeci, ad esempio, ha letteralmente dormito sulle risorse destinate a questo scopo dal governo Conte, che nel 2019 ha stanziato solo per la Sicilia 86 milioni per il potenziamento dei Centri per l’impiego, anche grazie a nuove assunzioni, per favorire l’incontro tra domanda e offerta. Ebbene, la Regione si è svegliata solo adesso, a ridosso delle elezioni, con le selezioni”.
LO CURTO. – “Il governo regionale adotti le disposizioni previste da un accordo Stato-Regioni per il riconoscimento dell’equivalenza dei titoli del vecchio ordinamento universitario a quelli abilitanti alle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica e tecniche della prevenzione. In Sicilia persiste una discriminazione ai fini dell’esercizio professionale e dell’accesso alla formazione post-base. Non è più ammissibile che migliaia di professionisti laureati si vedano impedito l’accesso al lavoro per una disparità rimuovibile con una semplice delibera della Giunta regionale, come peraltro ha già fatto la Regione Lombardia. Il governo siciliano è nelle condizioni di poter intervenire anche adesso e prima delle elezioni regionali. Ma c’è tutto il mio impegno ad affrontare il tema ed a risolverlo anche con una norma specifica nella prossima legislatura che preveda l’emanazione di un avviso pubblico per la presentazione delle domande di riconoscimento dell’equivalenza dei titoli del pregresso ordinamento, in maniera da uniformare i profili professionali di questa platea di sanitari”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, deputata regionale e candidata di Prima l’Italia all’Ars.