Dopo le proteste dei residenti, tiene banco a Trapani il dibattito sulla movida a piazza Lucatelli.
Come abbiamo scritto nei giorni scorsi un comitato di residenti del centro storico ha protestato per l’utilizzo che i locali, pub e bar hanno fatto della piazza.
Una piazza, dicono i residenti, “prigioniera” delle attività commerciali.
“La piazza non è più pubblica, ma ormai è diventata privata”: la denuncia del Comitato dei residenti del centro storico. Tavolini e sedie collocati dappertutto. Anche tra le aiuole, ai piedi della fontana. Persino le panchine di marmo vengono adoperate per fare accomodare i frequentatori dei locali.
Per i componenti del Comitato “quanto accaduto a piazza Lucatelli è la foto del disordine che, durante la stagione estiva, regna nella zona antica della città. L’intero spazio pubblico – si legge nella nota di denuncia - è stato occupato da divanetti e tavolini dei locali adiacenti alla piazza. I locali hanno certamente più spazio, ma la piazza è stata tolta alla cittadinanza, visto che nessun cittadino può attraversarla (manca lo spazio logistico per muoversi tra i tavolini), né può sostarvi sedendosi sulle panchine di marmo pubbliche, se non al massimo consumando qualcosa a pagamento. Esistono in Italia altre piazza tolte di peso alla comunità per essere “date in gestione” agli esercizi commerciali?”. Adesso – meglio tardi che mai – il sindaco Giacomo Tranchida vuol vederci chiaro e ha dato disposizione “all'ufficio Suap e agli agenti della polizia municipale di eseguire controlli”.
Ma ovviamente non tutti sono d’accordo con i residenti. Primi tra tutti i gestori dei locali che insistono su Piazza Lucatelli. Difendono soprattutto il restyling che hanno operato in una piazza che fino a poco tempo fa era abbandonata. Sbuffano alle ennesime polemiche sulla movida nel centro storico. Polemiche che oltre a Piazza Lucatelli ha riguardato altre zone della città, soprattutto in queste ultime sere d’estate in cui il Comune ha organizzato un fine settimana di notti bianche.
A sostenere la causa dei gestori dei locali anche diversi cittadini sui social.
C’è chi fa i complimenti a “questi commercianti coraggiosi che hanno reso una piazza animata piena di luci, musica e bella gente”. E solleva il quesito: “era bello prima quando era putrida e pieno di sorci e altro che non posso dire?”. Dello stesso tenore il commento di un altro utente: “Era meglio quando questa piazza era abbandonata a se stessa, piena di spacciatori e ubriaconi? All'epoca non si lamentava nessuno? Che popolo strano”.
Altri residenti del centro storico dicono che piazza Lucatelli “è finalmente ben curata, complimenti ai locali che hanno saputo trarre il meglio di quella piazzetta altrimenti abbandonata dal Comune”. “E’ diventata un salottino”.
Ma c’è, anche, chi analizza le cose nel cuore del problema, non quello della movida, ma quello degli spazi utilizzati non si sa se legittimamente dai locali. “Ma gli spazi concessi ai locali non potrebbero essere segnalati con delle strisce visibili come si fa con le strisce dei parcheggi per le auto? Magari più discrete e con colori diversi. Almeno gli abusi sarebbero immediatamente visibili a tutti” osserva un cittadino.
E ancora: “Il concetto è simile al parcheggio, le strisce servono a regolamentare, ma il parcheggio in doppia fila non è consentito anche se possiedi il ferrari. Ma siccome parcheggiare in doppia fila soprattutto a trapani è una consuetudine, considera normale tutto questo. La legalità e il senso civico purtroppo non è da tutti e per chi non lo possiede non può capire certe esternazioni”.
Come spesso accade le questioni che riguardano il centro storico di Trapani dividono i cittadini. Un equilibrio difficile, ogni volta, da trovare, che è quello tra la il diritto di fare attività commerciali e di animare un quartiere per promuovere, appunto, le ragioni economiche, e il diritto, anche questo importantissimo, dei cittadini di riposare la notte e di avere ordine nel proprio quartiere.