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30/09/2022 08:27:00

Pumilia e le "minacce" a Laudicina. Condanna confermata anche in appello 

 E’ stata confermata in appello, dal giudice Andrea Agate, la condanna per minacce subita dal medico marsalese Gaspare Pumilia, ex primario di Anestesia all’ospedale. Pumilia è finito sotto processo con l’accusa di aver minacciato, nel maggio 2016, un insegnante del Liceo classico “Giovanni XXIII”, il professor Vincenzo Giuseppe Laudicina, al termine di una riunione di contrattazione sindacale in corso nella scuola di cui era dirigente la moglie del medico. E cioè Antonella Coppola (poi assessore alla Pubblica istruzione nella giunta Grillo), che nel corso di quella riunione sindacale aveva avuto delle divergenze di opinione con il professor Laudicina.

In primo grado, il noto medico, è stato condannato dal giudice di pace di Marsala Caterina Tumbiolo ad una pena pecuniaria (350 euro di multa), nonché al pagamento delle spese processuali, quelle sostenute dalla parte civile (2 mila euro) e al risarcimento danni da quantificare in sede civile.

Il medico marito della preside arrivò a scuola  e secondo l’accusa affrontò il docente di matematica dicendogli: “Stia attento … ti rompo il c…”. Al processo, gli altri docenti presenti hanno detto di non avere sentito bene, ma Laudicina aveva registrato l’audio con il suo telefonino. La difesa ha sempre negato la ricostruzione, sostenendo, invece, che il medico fosse arrivato a scuola chiamato dalla moglie, che aveva cominciato a sentirsi poco bene. 

Il docente che ha sporto denuncia si è costituto parte civile con l’assistenza dell’avvocato Gaetano Di Bartolo. A difendere Pumilia, invece, sono stati Stefano Pellegrino e Antonio Salmeri.

 Pumilia è stato condannato, anche al pagamento delle spese di entrambi i gradi di giudizio nonché alla rifusione delle spese processuali relative al grado di appello in favore del professor Vincenzo Laudicina, parte offesa.

La difesa di Pumilia annuncia ricorso in Cassazione per alcuni possibili vizi di legittimità della sentenza. Una vicenda, pertanto, che può ancora riservare sorprese.