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11/10/2022 00:00:00

Italia, il Paese dove i diritti non sono tutelati

 Una nazione che ancora difetta nella tutela dei diritti. Si narrerà la storia della vicenda di Alberto Torregiani fatto prigioniero in casa a causa da due violazioni del codice della strada finite con il sequestro dell'auto ai fini della confisca. Il cognome rievoca ai più maturi un fatto cruento. E' il figlio di Pierluigi, ucciso 40 anni fa da un commando dei Pac davanti alla gioielleria di famiglia e a sua volta, rimasto ferito tanto da essere costretto su una sedia a rotelle.

Da quattro mesi si batte alla ricerca di una soluzione. "Mi sento agli arresti domiciliari per aver violato il codice della strada nell’aver usato la macchina sotto fermo amministrativo. Una macchina adibita ad uso esclusivo per disabili". Nel suo caso, rinunciare all'auto adibita alla guida, grazie a comandi appositi, significa non avere altri mezzi per potersi spostare."L'auto per me è libertà, mi permette di muovermi, invece, mi trovo bloccato in casa. E' assurdo che si metta il disabile in una condizione ancora più limitativa di quella che vive".

L'uomo ha pagato il dovuto subito. Sembra acquisita la facoltà d'abortire. Dalla sua istituzione quasi 45 anni fa la ricerca ha trovato nuovi strumenti meno invasivi per esercitarla, esiste la contraccezione d'emergenza conosciuta come pillola del giorno dopo, la RU-486 è quello farmacologico, necessita tenerne conto perché la 194 tutela gli obiettori di coscienza, in Sicilia lo sono l'83% dei ginecologi ed effettuare il chirurgico è decisamente difficoltoso.

Di eutanasia neanche a parlarne, suicidio assistito nonostante una sentenza della corte costituzionale che ha sollecitato il parlamento a legiferare sul vuoto normativo, silenzio assoluto. Solo la tenacia di Cappato e Federico Carboni lo hanno reso possibile e come scritto dal marchigiano, nella lettera di commiato alla vita, il suo caso ha fatto giurisprudenza. Una legge - ddl Zan - avverso l'omotransfobia è oggetto di crociate con esultanza calcistica, allorquando è stata affossato al senato, resta un'utopia. Ius scholae, compromesso accettabile per i puristi dell'italianità con il "soli" e il "sanguinis", è un tabù assoluto. In Italia alcuni diritti mancano di protezione.

Vittorio Alfieri