Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
19/10/2022 19:43:00

Carceri di Trapani, il Sappe scrive al Provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria

 La cronica carenza di personale alle carceri di Trapani ha spinto il Sappe ad inviare una nota di protesta al Provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria.

“Alla casa circondariale del capoluogo – scrive il segretario regionale del sindacato, Donato Capece – vi sono appena 68 unità costrette a sobbarcarsi turni massacranti. Di queste unità 19 sono impiegate in compiti di scorta e tutela”. Ma non è tutto. “Nell’istituto penitenziario – sostiene il rappresentante sindacale – è stata istituita la sezione detentiva Tirreno dove vengono ospitati pericolosi detenuti, provenienti da altre carceri, per ragioni disciplinari”.

A versare in pessime condizioni è tuttavia, anche il padiglione Mediterraneo. “In una recente visita – puntualizza Capece – abbiamo visto sporcizia e degrado dappertutto. Locali fatiscenti, aree esterne alla sezione colme di rifiuti. Abbiamo anche verificato la totale assenza di idonei servizi igienici per il personale in servizio. A nostro avviso la sezione Mediterraneo dovrebbe essere chiusa e sottoposta a ristrutturazione”.

Per Capece “l’inconsistenza numerica degli agenti mette sotto forte stress psicologico i pochi poliziotti in servizio oltre a mettere a rischio anche il fattore sicurezza”. Due aggressioni di recente si sono verificate al Pietro Ceruli.
“Proprio a causa dell’acclarata compromissione dell’ordine e della sicurezza – puntualizza il responsabile del Sappe – è stato ripetutamente richiesto l’intervento, per un congruo periodo di tempo, di un contingente del nostro Gruppo operativo mobile”. Alla luce delle carenze denunciate, il Sappe sollecita “interventi non più differibili”.