Maggior coinvolgimento dei laici all’interno della Chiesa, crisi vocazionale sacerdotale e concilio vaticano secondo e sua attualizzazione.
Tutti motivi validi per dare avvio ad una scuola teologica pastorale dedicata ai laici, dal titolo “Una casa per narrare” che è iniziata ufficialmente martedì scorso e che si svolgerà tutto l’anno nelle sedi di Trapani, nei locali del Seminario Vescovile, a Calatafimi Segesta nella parrocchia Maria SS. Consolatrice, a Alcamo nella parrocchia di Gesù Cristo Redentore e a Custonaci nei locali del Santuario.
La scuola teologica pastorale, inaugurata già sette anni fa, prevede un piano di studi strutturato in un biennio, con lo studio di materie legate al catechismo della Chiesa Cattolica, alla morale cristiana, ai documenti del concilio e ovviamente delle sacre scritture, e ad un eventuale terzo anno su aspetti legati all’apostolato, ovvero ad un’attualizzazione dei temi trattati nel biennio e ad un loro trasporto nell’ambiti sociali. Le iscrizioni alla scuola sono ancora aperte ed è possibile farlo attraverso una presentazione dei parroci della comunità parrocchiale di appartenenza dello studente, compilando un modulo messo a disposizione alle stesse parrocchie e comunque scaricabile dal sito della Diocesi. L’iscrizione prevede anche un contributo minimo di partecipazione.
A spiegarci i motivi e le circostanze storiche che hanno portato la Diocesi di Trapani ad iniziare questi percorsi formativi è il direttore della scuola, Don Fabio Pizzitola, che abbiamo intervistato. Un vero e proprio ripasso catechistico ma anche una formazione accurata sugli aspetti sociali ed il ruolo dei laici nella Chiesa di oggi.
"Una casa per narrare". Partita a Trapani la scuola teologica from Tp24 on Vimeo.
Roberto Valenti