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29/10/2022 11:32:00

"Vogliamo la radioterapia a Trapani"

 In occasione di “Ottobre Rosa”, mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, è stato costituito un “Comitato spontaneo per la realizzazione della Radioterapia a Trapani”.

L’iniziativa nasce dalle donne e dallo sport. Molte donne che praticano il tennis, appartenenti ai Circoli di Trapani-Milo, Rocco Ricevuto, Valderice e Paceco, infatti, hanno annunciato di avviare iniziative concrete per potere giungere anche a Trapani all’apertura della Radioterapia, un servizio che le strutture sanitarie della città, ancora oggi, non hanno.

aA distanza di ben 13 anni dalla petizione popolare con la quale venne chiesto al Governo regionale e alle autorità sanitarie di istituire con urgenza il reparto all’ospedale Sant’Antonio Abate, oltre che a Mazara del Vallo, ancora non è stato realizzato nulla e dell’argomento non si dibatte più. In questa direzione, con cadenza annuale, nei campi da tennis della città e del circondario vengono organizzati tornei di tennis sempre molto partecipati – il torneo itinerante “Pink Lady” e quello in memoria di “Bianca Gandolfo” – per sensibilizzare le donne verso la prevenzione del tumore al seno coinvolgendo medici, specialisti e donne che “ce l’hanno fatta”, testimoni di come la malattia si può superare se viene scoperta precocemente. Ma questo non basta, è necessario fare di più. Il neonato Comitato vuole quindi sensibilizzare l’opinione pubblica ma anche e soprattutto le istituzioni sanitarie, l’Asp e l’assessorato regionale alla Sanità, affinchè si riprenda il progetto volto alla creazione del reparto di Radioterapia più volte annunciato con dichiarazioni roboanti e mai portato a compimento. Non si comprendono infatti ancora oggi le ragioni del perché il progetto avviato si sia arrestato e dove siano finiti i fondi stanziati. Al Comitato – che sarà presentato alla città nel corso di una manifestazione pubblica - può aderire chiunque, ogni cittadina e cittadino che avverta il disagio e la vergogna, di appartenere ad un territorio dal quale decine e decine di pazienti oncologici sono costretti ogni giorno a spostarsi fuori dalla provincia per raggiungere i reparti di Radioterapia distanti anche centinaia di chilometri.