“Siamo contrari alle trivellazioni in mare. Ma sull’eolico offshore al largo delle Egadi diciamo di Sì, e respingiamo i No senza confronto”. Il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, interviene sulle ultime normative del governo nazionale che sbloccano nuove trivellazioni in mare alla ricerca di petrolio e gas. E, rispondendo alle dichiarazioni del sindaco delle Egadi Francesco Forgione, parla anche dell’eolico offshore.
“Siamo radicalmente contrari a nuove trivellazioni in mare. Anzi, quelle che ci sono devono smettere di pompare petrolio. L’obiettivo che si pone il mondo intero è quello di non usare più combustibili fossili. Li abbiamo usati per 100 anni in maniera indiscriminata e abbiamo portato il nostro pianeta al collasso. Se entro il 2030 non si apportano delle modifiche al nostro modo di vivere, supereremo il punto di non ritorno. I fatti che stiamo vivendo, dalla siccità alle alluvioni, gli incendi ad ottobre, sono legati al cambiamento climatico. Se viene superato il grado e mezzo non ci sarà più speranza. Non dobbiamo più bruciare il petrolio e il gas ma utilizzare fonti rinnovabili”, afferma Zanna intervistato a Buongiorno24, la diretta del mattino di Tp24.
In questi giorni però c’è stata una polemica con il sindaco delle Egadi Francesco Forgione che partendo dal No alle trivelle ha inserito anche il tema del parco eolico offshore. “Non è una polemica sulle trivellazioni, siamo entrambi contrari, ma sul fatto che non si possono mettere sullo stesso piano le trivellazioni con l’eolico offshore. Noi siamo sempre per discutere. L’approccio che circola spesso è del No a prescindere però. Ma l’approccio deve essere quello di conoscere, approfondire, confrontarsi. Non bisogna dire no subito senza confronto alle pale eoliche. Il progetto del parco eolico al largo delle Egadi prevede pale galleggianti, che si possono spostare, lontane dalla costa di Marettimo. Sarà anche un giovamento per la pesca”.
Ecco l’intervista integrale.