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01/12/2022 06:00:00

Dal Parlamento Europeo all'Ars per dire no al sottopasso a Trapani

Continuano le polemiche per il progetto del sottopasso a Trapani. La questione dell’opera pubblica e del suo impatto ambientale e sul territorio è arrivata fino a Bruxelles in Commissione Europea. A stimolare il dibattito sulla faccenda e a schierarsi a favore del comitato del no al sottopasso, è stato l’eurodeputato  Ignazio Corrao che definisce l’opera <<inutile e dannosa>> e riporta anche la risposta che la commissione europea ha dato ad una sua interrogazione.

L’opera, che è finanziata con i fondi del PNRR, continua l’eurodeputato, non risulterebbe in linea né con i suoi intenti per favorire la viabilità urbana né tantomeno con gli obiettivi (9,11,15) dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite in termini di sviluppo sostenibile.

Inoltre, sostiene che la risposta datagli dalla Commissione europea circa la sua interrogazione <<è un monito inequivocabile: il finanziamento del sottopasso non verrà concesso se non saranno rispettate tutte le norme e le procedure della direttiva UE 92/43/CEE sulla conservazione degli habitat naturali e se non saranno superati gli audit sui traguardi e gli obiettivi “al fine di tutelare gli interessi finanziari dell’UE>>.

Un’altra interrogazione pentastellata, questa volta regionale, è arrivata dalla deputata all’ARS, Cristina Ciminnisi, che spiega anche le motivazioni di questa interrogazione che verte principalmente sulla procedura di approvazione del progetto: <<Vogliamo vederci chiaro anche su alcuni aspetti dell’Iter procedurale , che presenta a nostro avviso delle carenze sul piano delle valutazioni ambientali prescritte dalla normativa>> ha dichiarato l’onorevole.

Una prova di unità e fermezza a più livelli, dunque quella dei Cinque stelle, fino ad arrivare a Palazzo Cavarretta con le consigliere Cavallino e Trapani, sono fermamente schierati contro la realizzazione del sottopasso. L’attenzione e le argomentazioni di chi questo sottopasso non lo vuole vertono principalmente sulla questione ambientale e strutturale del progetto.

Poi c’è anche la questione più prettamente politica circa il coinvolgimento dei cittadini e della viabilità pubblica che, a detta degli oppositori, non troverebbe alcun vantaggio con la realizzazione di questa opera.

Il progetto ha ottenuto tutti i pareri, gli assensi e i nulla osta di legge. Rientra tra le opere relative alla sostituzione di una serie di passaggi a livello nell’ambito della linea ferroviaria Palermo-Trapani via Milo. 

Quello del frequente allagamento della zona è uno dei punti di forza del «No» alla costruzione dell’opera. Circa la tutela del verde pubblico, è stato previsto  un «progetto di valorizzazione ambientale» per il trapianto degli alberi eliminati.