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09/12/2022 06:00:00

  “Così abbiamo salvato la vita ai ragazzi del terribile incidente di Marsala”

“E’ stato come vedere una scena di guerra. Un secondo in più poteva essere fatale”.

Parla una delle primissime persone che hanno soccorso e salvato la vita ai due ragazzi coinvolti in un terribile incidente a Marsala di quest’estate. Tp24 l’ha rintracciato, dopo l’appello di un dei due ragazzi, il soccorritore, e la storia che racconta è piena di coincidenze.
E’ la storia di un dramma, per due ragazzi che hanno perso la gamba. Ma che sono stati salvati da degli angeli.

L’incidente è avvenuto ad agosto, in via Trapani, all’altezza di Contrada Dara, in piena notte. Due ragazzi in scooter cadono a terra. L’impatto è violentissimo, entrambi i ragazzi perdono una gamba.

Dopo quell’incidente, terribile, Vincenzo, uno dei ragazzi coinvolti e rimasto gravemente ferito ha scritto alla nostra redazione ringraziando i soccorritori e lanciando un appello, per poterli rintracciare.

E proprio in questi giorni il primo soccorritore di quella terribile notte ha contattato la redazione di Tp24.
A prestare per primo soccorso ai poveri ragazzi gravemente feriti è stato il dottor Sauro Lucchi.
E una serie di circostanze fortunate ha permesso, in quei momenti drammatici, di salvare la vita ai due ragazzi.

Il dottor Lucchi è medico, primario di malattie infettive all’ospedale di Lucca. Quella sera si trovava a Marsala, con tutta la famiglia, per festeggiare il matrimonio della figlia.
La cerimonia, al Baglio Oneto, era terminata, allora il dottor Lucchi, assieme a una delle sue figlie e al nipotino si mettono in auto per tornare nella struttura ricettiva in cui alloggiavano. Lungo il tragitto la figlia si accorge di aver dimenticato la chiave, allora tornano indietro, per Baglio Oneto, prendono la chiave, e ripercorrendo la stessa strada fatta pochi minuti prima trovano una scena che definisce “di guerra”. “Una situazione terribile”. Lucchi si ferma, prova a prestare soccorso da solo, i due ragazzi hanno ciascuno una gamba praticamente tranciata. Alcune persone si erano fermate ma non avevano il coraggio di assistere, e si aspettavano i soccorsi. Il medico toscano ancora in smoking si sfila la cintura dei pantaloni e la stringe in quel che rimane della gamba per fermare l’emoragia. Lucchi non era solo, si era fermata a prestare soccorso anche una ragazza, “un angelo dal sangue freddo”. Entrambi sono riusciti a praticare quelle manovre che sono state fondamentali per salvare la vita ai ragazzi in attesa dell’ambulanza.
Nel frattempo, dalla cerimonia del matrimonio appena conclusa, sono arrivati altri medici, colleghi del dottor Lucchi, che hanno aiutato i primi soccorritori. “Quello che abbiamo visto era scioccante. Ho assistito il ragazzo che era in stato di shock, abbiamo provato a tranquillizzarlo, ma mi porterò per sempre nella mente e nel cuore quel suo volto”, racconta.


La famiglia Lucchi vive a Lucca, la figlia ha sposato un marsalese. Quello doveva essere un giorno di festa, che poteva trasformarsi in tragedia. Resta il dramma per i due ragazzi, che hanno subito l’amputazione della gamba. Sono situazioni molto delicate, perchè due vite sono state sconvolte e sono da ricostruire. Ma, appunto, ci sono. Ci sono due vite, salvate da persone coraggiose presenti nel momento giusto, per coincidenze incredibili. La chiave dimenticata, il medico e i colleghi intervenuti pochissimi minuti dopo l’incidente, l’intervento di una ragazza (forse un’infermiera) anche lei casualmente sul posto che con determinazione e coraggio ha permesso di bloccare un’emorragia che sarebbe stata fatale. L’altra coincidenza è di questi giorni. Vincenzo, uno dei ragazzi dell’incidente, in questi giorni ha iniziato ad usare una protesi per l’arto amputato. Da tempo aspettava una risposta a quel suo appello, per ringraziare chi gli ha salvato la vita. Risposta che è arrivata il giorno prima del suo compleanno. “Non appena saremo a Marsala - promette il medico Lucchi - incontreremo volentieri i ragazzi feriti. Spero che nonostante tutto possano fare della loro vita qualcosa di meraviglioso”.