La procura generale per la Regione siciliana, guidata da Pino Zingale, ha aperto un fascicolo sulle spese della struttura simbolo della lotta al Covid, guidata fino al 31 dicembre scorso dall'ex commissario provinciale per l'emergenza Renato Costa.
I magistrati contabili stanno verificando i fondi usati per pagare i precari e condurre le attività di vaccinazione, screening e assistenza domiciliare ai pazienti risultati positivi al SarsCov-2.
Secondo i calcoli dell'Asp di Palermo, da cui provengono i fondi della struttura commissariale su disposizione della Regione, la Fiera è costata 45.777.000,00 € nel 2021 e 21.297.000,00 € nei primi nove mesi del 2022. Una media di 3.500.000,00 € al mese. La quota maggiore è stata impiegata per il personale: da febbraio del 2021, alla Fiera hanno prestato servizio con contratti di collaborazione coordinata e continuativa 122 assistenti amministrativi, 30 coadiutori amministrativi, 245 periti informatici, 33 collaboratori amministrativi, 43 ingegneri, 12 assistenti sociali, 11 educatori professionali, 21 dirigenti medici, 1 assistente sanitario, mentre con contratti libero-professionali sono stati impiegati 27 biologi, 64 medici per i tamponi, 9 medici vaccinatori, 4 psicoterapeuti e 5 psicologi. Un piccolo esercito di 627 professionisti, la maggioranza dei quali reclutati tramite clickday, ai quali, nei periodi clou della campagna vaccinale, si sono aggiunti anche primari di ospedali, medici in pensione e infermieri di altre aziende pagati a ore.
Tale numero di persone è stato ritenuto necessario dal commissario Costa per erogare i servizi di contrasto alla pandemia, dalla somministrazione dei vaccini al rilascio dei Green Pass, dal tracciamento alle visite domiciliari, fino ai tamponi nei drive-in o a casa.
All'inizio il contratto prevedeva l'impiego per 80 ore settimanali ciascuno sanitario.
“Il Direttore Generale dell’Assessorato alla Salute Dr. La Rocca e l’ex Assessore alla Salute Avv. Ruggero Razza, spero abbiano fatto a tempo debito i dovuti accertamenti previsti dal loro ruolo apicale - dichiara Domenico Amato Segretario Regionale Confintesa Sanità Sicilia -. Se la Corte dei conti a Palermo ha deciso di aprire un fascicolo in merito alle ingenti spese all’HUB della Fiera del Mediterraneo di Palermo, evidentemente qualcosa di anomalo ci sarà, qualche dubbio sulle modalità di spesa di ben 67.074.000,00 in due soli anni, anche se il problema principale sono state le figure sanitarie, sono loro, medici e infermieri, che hanno guadagnato cifre vertiginose, il personale amministrativo e tecnico no. Vorremmo sapere inoltre perché non sono stati sistematicamente presi per gli HUB Vaccinali, medici ed infermieri dell’ISMETT, del Buccheri e del Giglio di Cefalù, nonostante le numerose note fatte in tal senso da Confintesa Sanità e che non si adduca la motivazione del pubblico impiego perché abbiamo contezza di convenzioni fatte con farmacisti e medici tirocinanti".
"Certamente si può mettere in dubbio l’utilità della struttura e del servizio durante i due anni di pandemia - conclude Amato - ma sicuramente c’è chi si è arricchito e questo è un dato di fatto, per il resto ci auguriamo che la magistratura addivenga il prima possibile a soluzione della vicenda e chi ha sbagliato paghi e paghi a carissimo prezzo”.