“Questa è la vera Campobello! Diciamo tutti insieme che a noi persone per bene la mafia fa schifo!”. E’ quello che ha detto il sindaco della cittadina, Giuseppe Castiglione, di fronte alle telecamere delle tv nazionali, annunciando per il prossimo mercoledì 25 gennaio l’idea di un sit-in, insieme alla comunità di Castelvetrano, davanti il primo covo di Matteo Messina Denaro, in via Cb31 (Vicolo San Vito). E la gente presente ha risposto bene, lasciandosi coinvolgere, gridando in coro “Schifo! Schifo!”.
“Scenderemo in strada per potere dimostrare al mondo che, tolti quei pochi che lo coprivano, noi campobellesi non abbiamo nulla a che fare con Messina Denaro – ha aggiunto il sindaco – coinvolgeremo anche i sindaci degli altri comuni della provincia di Trapani”.
Era presente anche Salvatore Catalano, il fratello di Agostino, ucciso insieme a Borsellino nella strage di via D’Amelio, rimasto sbalordito nel pensare che il latitante camminasse nelle strade vicino casa sua. “Salvatore vive con noi, nella nostra città, è lui l’emblema della nostra provincia”.
Sarebbe dovuta essere una riunione organizzativa, per dare un segnale forte sulla reale posizione dei cittadini di Campobello di Mazara. Tutto è partito da un’amica del sindaco, Rosetta Renda, che aveva proposto ad un piccolo gruppo di persone di vedersi a casa sua per organizzare qualcosa. Nessun comunicato, soltanto il passaparola, messaggi whatsapp che si sono moltiplicati così tanto da richiedere un luogo più adeguato dove incontrarsi.
Si è scelta così l’ex chiesa dell’Addolorata, che si è riempita come un uovo, con tanti rimasti ad affollare la porta d’entrata.
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