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26/01/2023 15:45:00

Castellammare del Golfo, assolto ingegnere del Comune. Un processo ... per una catena 

 Assolto “perché il fatto non sussiste”. La sentenza, emessa dal tribunale di Trapani, nei confronti dell'ingegnere Simone Cusumano già responsabile del Terzo settore del Comune di Castellammare del Golfo. Era accusato di abuso di ufficio. La vicenda, risalente al 2014, ruotava attorno alla rimozione di una catena collocata in via Menotti a Scopello, da alcuni proprietari allo scopo di impedire il transito.
Del fatto venne accusato l’ingegnere Cusumano per aver eseguito il contestato provvedimento di rimozione emesso, a suo tempo, dall’ex primo cittadino Marzio Bresciani. In particolare, secondo l’accusa, l’ex responsabile del Terzo settore avrebbe affidato, e successivamente diffidato, il geometra Colomba, responsabile dei provvedimenti espropriativi, il compito di predisporre tutti gli atti per acquisire al patrimonio culturale, il tratto di strada di via Menotti.

Circostanza questa ritenuta “sospetta” secondo l’accusa perché, proprio in quel tratto di strada interessata, si trovava il negozio di abbigliamento/souvenir gestito dalla moglie di Cusumano e l’apertura stradale ne avrebbe favorito le vendite. Sempre secondo l’accusa, Cusumano avrebbe costretto il geometra Colomba a compiere atti illegittimi contribuendo ad attivare un processo disciplinare contro il suo rifiuto ad adottare gli atti ordinati.
Tuttavia alla prescrizione del reato contestato all’ingegnere, giunta nel settembre 2022, ne seguì la rinuncia di quest’ultimo che chiese, invece, al Collegio giudicante l’emissione di sentenza, deciso a voler dimostrare la sua completa innocenza. Con la sentenza di assoluzione è emerso che la rimozione della catena non avrebbe procurato alcun aumento del traffico, oltre al fatto che l’immobile contestato non fosse di proprietà di Cusumano e che la strada in questione fosse già un bene demaniale

“Il mio cliente – ha dichiarato il difensore di Cusumano, l’avvocato trapanese Fabio Sammartano – si riserva di avviare azione legale contro chi ha generato questo inutile processo”.

"La rinuncia dell'imputato alla sopraggiunta prescrizione del reato – aggiunge - è la chiara dimostrazione di come la giustizia giunga sempre a destinazione delle persone innocenti". Nel corso del processo, l'avvocato Sammartano ha ripercosso tutta la vicenda con la documentazione prodotta dall’imputato, concludendo che “fin dall’inizio il comportamento di Cusumano è stato corretto e conforme alla norma”.