Il sindaco di Campobello di Mazara Giuseppe Castiglione si dice «sorpreso e ferito» alla notizia dell’arresto del medico Alfonso Tumbarello e di Andrea Bonafede, e della frase scritta dal pm Paolo Guido nella richiesta di custodia cautelare, secondo cui è stato il clima di profonda omertà a consentire a Matteo Messina Denaro di condurre agevolmente la propria vita per 30 anni di latitanza. «Sorprende e ferisce leggere di “assordante silenzio dell’intera comunità campobellese”. Se la presenza del superlatitante a Campobello era così palese ed evidente a tutti, mi chiedo come mai non sia stato trovato prima?», ha affermato. Per poi aggiungere: «Sono profondamente amareggiato e, al contempo, incredulo nell’apprendere di questi nuovi arresti a Campobello di Mazara e della ricaduta che questi avvenimenti sta avendo sulla parte onesta della comunità campobellese, che sta subendo ingiustamente l’onta di comportamenti criminali di cui non è responsabile e che fortemente rinnega». Ha infine ribadito: «Chi ha responsabilità paghi, liberando il resto della comunità da questa infamia che a tutti i livelli ci sta cadendo addosso. Confido nel lavoro delle Forze dell’ordine e mi auguro che l’indagine possa veramente far luce sulle reali responsabilità, sgombrando ogni ombra dai cittadini onesti che mi sento di rappresentare».
«Le generalizzazioni in ogni campo rischiano di travolgere gli onesti cittadini che vivono anche a Campobello di Mazara. Piuttosto si accertino con chiarezza quanti sono stati omertosi e conniventi col boss latitante». Lo dice il Vescovo di Mazara del Vallo monsignor Angelo Giurdanella dopo aver letto le parole dei magistrati di Palermo che, in occasione dei due arresti di ieri a Campobello di Mazara nell’ambito dell’inchiesta sui fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro, hanno scritto di “assordante silenzio dell’intera comunità di Campobello di Mazara”. «Sono certo che la maggior parte della comunità di Campobello è fatta da onesti e laboriosi cittadini. Il nostro, senza ombra di dubbio, è un “no” netto a ogni forma di omertà. Invito chi è a conoscenza di fatti particolari utili alle indagini a collaborare con le istituzioni», ha concluso il Vescovo.