A partire da domani, martedì 21 febbraio e fino venerdì 24 incroceranno le braccia tutti coloro che lavorano nella sanità privata in Sicilia. È stato, infatti, confermato lo sciopero delle strutture sanitarie private convenzionate. Domani inizierà lo sciopero, e venerdì 24 in piazza Ziino a Palermo, davanti l’Assessorato alla sanità, i rappresentanti di 1.800 ambulatori della specialistica accreditata faranno un gesto dimostrativo di consegna delle chiavi delle loro strutture.
La modifica delle tariffe, la rimodulazione del budget e l'omogeneità nei rapporti con le aziende sanitarie provinciali, sono stati i temi di confronto nei giorni scorsi tra l'assessore alla Salute, Giovanna Volo, e i rappresentanti sindacali dei laboratori di analisi, ma non è bastato per fermare lo stato di agitazione.
L'assessore ha detto di essere disponibile a costituire un tavolo tecnico permanente affinchè pubblico e privato dialoghino costantemente.
La situazione della specialistica accreditata esterna siciliana è critica: su 60 milioni di prestazioni erogate dal Sistema sanitario regionale, le strutture private ne erogano ben 42 milioni, il 75%. Tuttavia, il budget a loro disposizione non è sufficiente a coprire le prestazioni fornite, e ciò li obbliga ad erogare prestazioni per circa 60 milioni di euro l’anno in extra budget non remunerato.
L'obiettivo dello sciopero e della manifestazione è quello di far capire al governo regionale quanto sia importante la sanità privata convenzionata siciliana nel sorreggere il peso richiesto dalla collettività in termini di prestazioni e, soprattutto, di trovare una soluzione alla situazione critica della specialistica accreditata esterna siciliana e garantire prestazioni di qualità ai cittadini, evitando che l’annunciata interruzione dei servizi possa ricadere sui cittadini e colpire soprattutto le fasce più deboli.