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14/03/2023 06:00:00

I soldi delle Rsa. La Regione Siciliana li eroga, ma dove vanno a finire?

 Nel giugno scorso ci eravamo chiesti dove andassero a finire i soldi delle Rsa.

La Regione Siciliana, qualche settimana fa, ha scritto a tutti i commissari straordinari delle Aziende Sanitarie Provinciali dell’isola, alla luce delle denunce di alcune organizzazioni sindacali sulla frequenza con cui i titolari delle Residenze Sanitarie Assistenziali convenzionati col sistema sanitario regionale (soprattutto di quelle in provincia di Palermo), nonostante ricevessero con regolarità le remunerazioni dalla Regione per prestazioni e servizi da loro erogati, non pagavano con la stessa periodicità gli stipendi al personale.

 

I commissari dell’Asp sono stati dunque invitati a vigilare su questa vicenda, con particolari attività di controllo, anche sul rispetto della “normativa in materia di contratti di lavoro ed in materia previdenziale nei confronti del proprio personale dipendente”.

Nel caso di “accertate violazioni degli obblighi” dei contratti regionali con gli erogatori privati e “previa comunicazione delle inadempienze al diretto interessato, potranno comunicare sanzioni che, nei casi più gravi, potranno giungere alla sospensione e/o revoca della convenzione esistente”.

Una misura arrivata anche in seguito all’interrogazione alla Camera da parte dell’onorevole Davide Aiello (M5S), al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al ministro dell’Interno, e al ministro della Salute.

 

Ma dell’attività di controllo disposta dalla Regione Siciliana, nemmeno l’ombra.

Ecco perché Aiello, nei giorni scorsi, è tornato con un’altra interrogazione, elencando al ministro del Lavoro le diverse violazioni rese note dai sindacati. Stipendi erogati a spizzichi, casi in cui sparisce la tredicesima mensilità, dipendenti che non vengono pagati dallo scorso novembre, mancanze nel versamento dei contributi Inps, personale sanitario costretto a lavorare più di 300 ore al mese. Perfino l’omesso versamento delle quote associative sindacali e gli omessi versamenti alle società finanziarie per i lavoratori che hanno stipulato la cessione del quinto. In questi ultimi casi, facendo scivolare il loro nome nei registri dei cattivi pagatori.

 

Inoltre, il deputato 5 Stelle ha scritto:

Ci chiediamo come sia possibile che nonostante le precedenti interrogazioni parlamentari e le direttive dell’assessorato regionale, non sia stata istituita ancora alcuna attivitaÌ€ di controllo e verifica, al fine di garantire un servizio efficiente e qualitativo per i degenti ospiti nelle strutture, e il rispetto dei diritti dei lavoratori impiegati come personale sanitario”.

 Ed infine ha concluso chiedendo “quali iniziative di carattere ispettivo o normativo il Ministro interrogato intenda porre in essere al fine di porre fine a tali irregolaritaÌ€ e per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori impiegati nelle RSA della Regione Siciliana” .

 

Il problema, come si può intuire, non riguarda soltanto il personale. Soprattutto se pensiamo all’utenza finale: i più deboli.

 

Egidio Morici