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17/03/2023 06:00:00

Pasqua si avvicina e anche il caro voli per la Sicilia. Polemiche su Schifani e il ricorso Antitrust

Come per il periodo clou delle vacanze estive, nel mese d'agosto, e per quelle del periodo natalizio, con l'avvicinarsi delle festività pasquali il costo dei biglietti aerei per ritornare in Sicilia, per chi vive al Nord Italia per lavoro o studio, diventa un salasso.

I prezzi, infatti, da tempo in questi periodi dell'anno, quando è maggiore la richiesta, subiscono dei rincari speculativi contro i quali c'è poco da fare e anche le istituzioni, con la manovra della Regione Siciliana e il presidente Schifani che aveva provato ad arginare il caro voli, riciclando la compagnia Aeroitalia, rimangono inermi e incapaci a risolvere la questione caro voli.  

Quanto costa un biglietto per tornare in Sicilia a Pasqua - Anche quest’anno, nel periodo di Pasqua, ci sono degli aumenti spropositati dei costi dei mezzi di trasporto. I voli costano parecchio, e chi vuole tornare a casa o ci rinuncia o è costretto a lunghi viaggi in treno o in bus per risparmiare qualcosa. I prezzi dei biglietti aerei ma anche dei treni sono talmente cari tanto che non consentono a molti di passare le feste con la propria famiglia.

Ma quanto costa tornare in aereo in Sicilia per il weekend di Pasqua? - Abbiamo fatto una simulazione consultando più compagnie, così da capire quanto si dovrà spendere per spostarsi dal Nord Italia alla Sicilia e viceversa, dal 7 al 10 aprile. Considerando biglietti di andata e ritorno, su Palermo da Milano, il costo è di 393 euro, da Torino 235 euro, da Bologna 383, e infine Roma, che seppur cara, e la più economica, sui 214 euro. E se invece volessimo atterrare a Trapani? La situazione non cambia molto, i prezzi più o meno sono gli stessi.

Non si risparmia, però, neanche viaggiando in Treno. Viaggio più lungo indubbiamente, ma non più economico di quanto si pensi. Anche per i treni i prezzi sono molto alti. Un viaggio andata e ritorno da Milano a Palermo costa 197 euro, da Torino si arriva a 322 euro, da Bologna siamo sui 275 euro e infine Roma, sui 252 euro. Insomma, cifre scottanti che purtroppo, a volte, fanno rinunciare i siciliani a ritornare a casa.

L'autobus come alternativa - L’alternativa per spendere meno potrebbe essere il bus, anche se meno confortevole visto che il viaggio dura un giorno intero. Troviamo però dei prezzi più accessibili, da Milano a Palermo, costa al massimo 80 euro, sempre andata e ritorno, da Bologna 77 euro, da Roma 70 euro e da Torino 95 euro. 

E la situazione del caro voli in Sicilia è sfociata nella polemica, con l'attacco nei confronti di Schifani accusato dalla deputata del M5S Jose Marano di non aver presentato nessun ricorso all'Antitrust - “E’ giusto che i siciliani sappiano che a proposito del caro tariffe aeree, il governo Schifani ha annunciato alla Stampa un ricorso all’Antitrust che, udite udite, sembrerebbe non esserci dai bollettini redatti settimanalmente dall’Antitrust. Ad oggi non vi è traccia di alcun ricorso presentato dalla Regione Siciliana, l’unica istruttoria in essere è quella effettuata su segnalazione del Codacons. Il governo Schifani dica la verità ai Siciliani”. A darne notizia è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Jose Marano, vice presidente della Commissione Mobilità e Trasporti all’ARS dopo aver ricevuto risposta ad una sua richiesta di accesso agli atti all'Ufficio Legislativo della Regione per capire l’iter dell’annuncio del ricorso da parte della giunta Regionale risalente a Dicembre 2022. “Sorprende non poco - spiega Marano - che ad oggi nessun incarico è stato ancora accettato dall’avvocato individuato dalla giunta regionale, così come è specificato nella nota di risposta da parte dell’ufficio Legale della Regione Siciliana, alla mia richiesta di accesso agli atti. Il governo Schifani con deliberazione di giunta n.577 del 9 dicembre 2022, aveva deliberato di proporre ricorso all’Antitrust contro il caro voli affidando l’incarico ad un esperto legale individuato dagli stessi, e dal quale non è pervenuto dalla regione nessun progetto di parcella contenente l’onorario richiesto per la prestazione professionale. Il governo Schifani dica la verità a tutti i siciliani perché ad oggi sembrerebbe fare solo propaganda".

La replica della presidenza della Regione: "Esposti ad Antitrust e Commissione Ue già da dicembre" -  "In merito alle vicende che riguardano l’esposto presentato dalla Regione Siciliana all’Antitrust e alla Commissione Europea, gli uffici della Presidenza della Regione precisano quanto segue. Il governo regionale il 22 dicembre 2022 ha inviato un esposto all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato per verificare se la condotta posta in essere da Ita Airways e Ryanair violasse i principi della libera concorrenza del mercato, con la conseguente richiesta di irrogare sanzioni alle due compagnie qualora fossero riscontrate delle violazioni. Nella stessa data, analogo esposto era stato presentato alla Dg Competition della Commissione Europea. Fin dal 20 gennaio 2023 l’Antitrust ha iniziato la propria istruttoria interloquendo per iscritto con la Presidenza della Regione Siciliana che, il 2 febbraio 2023, ha prontamente risposto. Infine, in data 22 febbraio 2023, la Presidenza della Regione ha integrato l’esposto all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e alla Dg Competition della CE richiedendo una indagine conoscitiva sulla condotta delle compagnie aeree Ita Airways e Ryanair anche per il periodo pasquale. Stupiscono, pertanto, le dichiarazioni rese da un parlamentare dell’opposizione, frutto di disinformazione e spirito polemico non apprezzabile".

Codacons, da Schifani nessun ricorso all'Antitrust - Ci spiace constatare che il Codacons risulta ad oggi essere l’unica associazione italiana ad aver portato sul tavolo dell’Antitrust la questione del caro-voli in Sicilia. Lo afferma l’associazione dei consumatori, dopo la denuncia del M5S secondo cui la Regione Siciliana, nonostante i tanti annunci, non avrebbe ancora presentato alcun esposto all’Antitrust sulla vicenda.

“Se trovasse conferma la denuncia del M5S, ci troveremmo di fronte ad una situazione assolutamente paradossale – spiega il presidente regionale Codacons, Giovanni Petrone – Il Codacons sarebbe infatti l’unico soggetto ad aver denunciato i prezzi abnormi dei voli da e per la Sicilia e ad aver fatto aprire una apposita indagine dall’Antitrust, ma al tempo stesso l’unica associazione esclusa dall’Osservatorio sul trasporto aereo istituito dal Presidente Schifani. Sembrerebbe uno scherzo, e invece è l’imbarazzante realtà”.

“Fortunatamente i siciliani possano contare sulla nostra pressante attività legale a tutela dei diritti degli utenti, e sulla nostra battaglia contro il caro-voli grazie alla quale l’Antitrust potrà accertare se vi siano condotte scorrette a danno dei consumatori e adottare le misure del caso” – conclude Petrone.

Schifani scrive a Ita e Ryanair per fare abbassare le tariffe per Pasqua - Intanto, forze incalzato dalle polemiche, il presidente della Regione Renato Schifani ha scritto  alle compagnie aeree Ita e Ryanair, e per conoscenza all'Enac, per chiedere di intervenire il prima possibile sulla frequenza dei voli da e per la Sicilia e per calmierare le tariffe, soprattutto in vista delle prossime festività Pasquali.

Nella condizione di insularità, infatti, "il trasporto aereo riveste un ruolo strategico fondamentale per garantire la continuità territoriale e la mobilità dei suoi abitanti e, non secondariamente, ai fini dello sviluppo di una delle più rilevanti leve economiche per la regione: il turismo".

 "Una volta - è scritto nella nota - a causa delle tariffe applicate ai voli da e per l'Isola, si vedano gli spostamenti cosiddetti 'di ritorno' tipici dei periodi festivi, e una volta per la minore capacità di attrarre investimenti e movimento turistico". Con il risultato che "a causa di politiche commerciali di limitata visione prospettica, i loro diritti sono ridotti e affievoliti rispetto ai cittadini della terraferma".

Dopo aver sottolineato che si assiste già, in prossimità della Pasqua, "ad una ridotta disponibilità di biglietti aerei nei voli operati" e "ad un incremento vertiginoso delle tariffe", il presidente Schifani, in attesa dell'esito del noto esposto all’Antitrust, ha chiesto "di adottare fin da subito, politiche commerciali tendenti alla riduzione del costo dei biglietti aerei e ad un incremento della frequenza dei voli, attraverso il quale potrebbero anche essere compensate le riduzioni delle tariffe, cercando in questo modo di coniugare il legittimo interesse economico e l'altrettanto legittimo interesse dei cittadini".

M5S: "Lotta al caro voli, la Sardegna si muove e impugna la legge di stabilità, in Sicilia solo chiacchiere" - "Sul fronte della lotta al caro voli il governo Schifani di concreto fa poco o nulla, praticamente decollano solo le chiacchiere, mentre la Sardegna per tutelare i suoi cittadini, come è giusto che sia, arriva addirittura ad impugnare la legge di stabilità nazionale davanti alla Corte Costituzionale".

Lo affermano il capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca e il Presidente della Commissione UE di palazzo dei Normanni Luigi Sunseri. "Mentre il governo Schifani si limita a vacue proteste e a operazioni da cui non si cava un ragno dal buco - dice Antonio De Luca - i biglietti aerei continuano ad essere inarrivabili per le tasche di tanti siciliani che di fatto vedono limitato il proprio diritto alla mobilità. Occorre cambiare passo e occorre farlo in fretta anche a costo di controbattere per le vie giudiziarie un governo romano che sta dimostrando di infischiarsene dei problemi dei siciliani e del principio di insularità di fresco inserimento in Costituzione". "Schifani - dice Sunseri - deve ancora capire di essere il presidente della Regione Siciliana, non un rappresentante di partito. Deve tutelare la sua terra, i suoi cittadini e i diritti costituzionali dei cittadini insulari, ben oltre la propria appartenenza politica".Caro voli in Sicilia. Figuccia: Sono con il Presidente Schifani.

 Figuccia: Sono con il Presidente Schifani - "Per il caro voli mi unisco al coro di protesta, e sono d’accordo con il Presidente Schifani che interviene direttamente scrivendo alle compagnie aeree Ita e Ryanair per chiedere di ridurre il prima possibile le tariffe dei voli".

E’ il commento del deputato regionale della Lega Prima L’Italia On. Vincenzo Figuccia.

"I siciliani, spiega Figuccia sono penalizzati due volte in primo luogo quando devono partire e rientrare dalla penisola e in secondo luogo rispetto alla penalizzazione che subisce il comparto turistico. Basterebbe, e in questo concordo con il Presidente Schifani, aumentare le rotte e il numero dei voli dimodochè il prezzo del biglietto si abbatterebbe notevolmente e favorirebbe l’aumento dei flussi dei viaggiatori. In prossimità delle feste Pasquali, - conclude Figuccia - dei numerosi ponti che ci riserva il 2023 e con l’estate alle porte un prezzo calmierato del biglietto sarebbe un grosso sostegno alla economia del turismo ed ai pendolari che per lavoro si spostano frequentemente".