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18/03/2023 06:00:00

La nuova hall dell'ospedale di Trapani: tre anni di lavori, e la gente aspetta fuori

Dal 2020 sono in corso i lavori per la creazione di una nuova hall dell'ospedale di Trapani. 

Nel 2020, il direttore generale dell’Asp di Trapani, Fabio Damiani (poi arrestato e condannato per concussione) e l’allora direttore sanitario Maria Concetta Martorana (oggi in pensione) hanno appaltato i lavori per una nuova nall nell’ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani per un ammontare di circa 200 mila euro.

La redazione del progetto venne affidata da Damiani ad un noto architetto palermitano, D'Amico. A distanza di parecchio tempo, però, i lavori non sono ancora conclusi.

"Entro fine Marzo verranno consegnati gli arredi - dichiara il commissario dell'Asp Vincenzo Spera - e a fine Aprile sarà tutto aperto". 

Siamo entrati dentro la struttura. Le foto sono allegate a questo articolo. Ad oggi c’è un cantiere in esercizio, con continue variazioni in corso d'opera che hanno fatto lievitare il costo a circa 400 mila euro, secondo fonti di Tp24.  Dal 2020 ad oggi sono stati più volte subappaltati i lavori a diverse ditte, e ciò nonostante il cantiere è ancora aperto, con continue disfunzioni sia per gli operatori amministrativi, sia per l'utenzaa, con pazienti costretti ad attendere il turno all'esterno, sotto le intemperie, al freddo, secondo diverse segnalazioni arrivate in redazione. 

Non si vede, inoltre, la prescritta cartellonistica per le informazioni all’utenza.

Eppure, un ospedale più accogliente e più "umano" - secondo il nuovo corso annunciato qualche settimana fa dall'Azienda Sanitaria Provinciale - avrebbe bisogno di luoghi più sicuri ed accoglienti per tutti, anche per prevenire le aggressioni e le minacce al personale, come più volte abbiamo raccontato su Tp24 e come denunciato recentemente dal sindacato Nursind attraverso il segretario regionale Salvo Calamia.

Già nel 2017, l'allora commissario straordinario dell'Asp di Trapani, Giovanni Bavetta faceva notare: "L’attuale ospedale Sant’Antonio Abate  è una struttura progettata negli anni ‘50 e completata nel 1968, e per questo, anche in termini di sicurezza, è inadeguato". L'allora assessore regionale alla Salute, Gucciardi, aveva cominciato a ragionare addirittura per un possibile nuovo ospedale, in contrada Milo.  La montagna partorisce il topolino. E nel 2019 ecco l'incarico all'architetto Alessandro D'Amico per i lavori di ristrutturazione dei locali al piano terra dell’ospedale che, annunciava l'Asp, "comporteranno la realizzazione di nuovi ambienti che avranno un'articolazione più funzionale e maggiore ampiezza al fine di superare alcuni elementi di criticità e dare nuovo impulso alla ricettività". Quattro anni dopo, il cantiere è ancora aperto.