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23/03/2023 10:27:00

Violenta rapina in una villa a Favignana: arrestato Giovanni Setterini

 I Carabinieri di Favignana hanno arrestato un pregiudicato isolano responsabile di una violenta rapina in villa, unitamente ad altri due soggetti, ai danni di un’anziana donna. Si tratta di Giovanni Setterini. 

La rapina è avvenuta nel 2020.

L’uomo di 35 anni deve espiare una pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione per la rapina che destò grande clamore e paura in quanto turbò la solitamente tranquilla isola.

Quella notte tre individui si introducevano a volto coperto in casa della donna e, dopo averla immobilizzata e minacciata, si impossessavano della somma contante di 5000 euro, monili in oro ed altro ancora, facendo perdere le loro tracce in pochi attimi. Dopo un’attenta indagine dei Carabinieri della Compagnia di Trapani, con il prezioso supporto dei colleghi dei RIS che hanno analizzato e comparato le tracce di DNA rinvenute sul luogo del delitto, sono stati tutti arrestati.

Il 35enne, dopo la compilazioni degli atti di rito, è stato tradotto presso il carcere dell’isola a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

I tre autori della rapina furono il romeno Boceanu Ionel Boboc, 52 anni,  Giovanni Setterini e Alberto Ponzio.

I tre uomini avevano pianificato il colpo scegliendo come vittima una anziana signora che viveva sola in una villetta completamente isolata presso cui Giovanni Setterini in passato aveva svolto dei lavori di giardinaggio. Nel corso della violenta rapina i tre si sono introdotti nell’abitazione da una finestra, armati di bastoni e con il volto travisato, sorprendendo nel sonno la vittima che veniva immobilizzata e ripetutamente minacciata dal Boboc mentre gli altri due complici svaligiavano l’abitazione impossessandosi di 5 mila euro in contanti, un orologio di marca Rolex del valore di circa 5 mila euro, svariati gioielli ed altri beni di pregio per un valore complessivo stimato intorno ai 30 mila euro. Non appena hanno arraffato soldi e gioielli i tre hanno chiuso a chiave nella camera da letto la donna per impedirle di chiamare i soccorsi e garantirsi il tempo necessario alla fuga. Solo per un caso fortuito, il telefono cellulare della vittima si trovava proprio all’interno di quella camera poiché custodito in una giacca, circostanza che le ha permesso di chiamare in suo soccorso i carabinieri di Favignana.