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13/04/2023 06:00:00

Venti anni fa, il Palavetro

Giusto in questi giorni, compie venti anni una delle tante opere pubbliche scandalose che hanno contraddistinto la politica della nostra provincia in questi anni: il Palavetro. Era il 1993, e Trapani fu scelta come sede dei mondiali di scherma juniores. Il classico evento minore che in Sicilia rende tutti euforici. E l'allora presidente dell'allora provincia regionale di Trapani, Giulia Adamo, decise di costruire una struttura ad hoc per ospitare la manifestazione. Ed ecco a voi il Palavetro.

Si trattava di una struttura tensostatica prefabbricata, costruita in sessanta giorni e messa nel piazzale antistante il Palailio, a Trapani. La gara fu vinta da un Ati capeggiata da un'azienda, tanto per cambiare, di Favara. Si aggiudicò la gara con un ribasso del 15,08 % alla somma di 804.445 euro.

Il Palavetro aveva le dimensioni di 56,60 metri per 46,20 per un totale di 2388 metri quadrati. La sua altezza era di otto metri. Con i servizi aggiuntivi (ad esempio i bagni), il costo andò oltre il milione di euro. 

“Con questa scelta – disse l’allora presidente di centro destra della Provincia, Giulia Adamo – avremo una struttura che rimarrà disponibile per la fruizione di tutto il territorio anche in futuro, mentre procedere all’affitto di un tendone, come voluto dai consiglieri dell’opposizione, avrebbe comportato una spesa ridotta, ma del tutto inutile e per un impianto del tutto inadeguato ad ospitare un evento di cosi alto livello sportivo”

Peccato che dopo la manifestazione, il Palavetro fu lentamente abbandonato, smontato, rimontato all'aeroporto di Birgi. Smontato di nuovo. E adesso è perso. Ah, ogni smontaggio e rimontaggio costava, sempre alla provincia, 80mila euro.

Tra il 2004 e il 2005 è stato utilizzato soltanto per qualche mostra e fiera locale, come la seconda edizione del Wine Sicily. Nel 2005 è stato sede di alcuni eventi sportivi, di fitness e spinning, ed incontri di vario tipo. Sempre al 2005 risalgono alcuni lavori di adeguamento per un costo di poco più di 67.000 euro.

L'ultima volta fu avvistato all'aeroporto di Birgi. Il presidente dell'Airgest, qualche anno fa, lo ha fatto smontare, perchè non serviva a nulla ed era di intralcio alla sicurezza. Costo dell'ultimo smontaggio: 200mila euro. 

Negli anni in tanti si sono interrogati su cosa fare della struttura. Qualcuno lo voleva a Napola, frazione di Erice, come bocciodromo. Ma il Comune di Erice si ritirò quando l'allora Sindaco Giacomo Tranchida realizzò che per adeguare la struttura ci volevano altri 500mila euro.

Qualcun altro lo propose allora all'Agrario di Marsala come serra. Giulia Adamo, quando diventò invece Sindaco di Marsala, per soli 750mila euro di spesa aveva previsto di rimontarlo vicino lo stadio comunale. I consiglieri si opposero.

L'ultimo suo avvistamento è in un deposito della provincia a Marsala, in Contrada Casazze. Il Palavetro, o quello che ne resta.